Con Abere la rivincita dei terroir meno conosciuti

In questi mesi è nato Abere, un progetto di importazione e distribuzione di vino pensato per professionisti, ristoratori ed enotecari. Porta la firma di Thomas Piras (nella foto), maitre del ristorante Contraste, e Marco Tinessa.

“L’obiettivo del progetto è fare una mini rivoluzione che porti i ristoratori a ragionare sulle carte dei vini”, racconta Piras. Si tratta di un’evoluzione di una passione e ricerca personale sui terroir, “allenata” dai due soci  la domenica dedicata “a bere”, da qui il nome, nuove etichette.

La filosofia va oltre la visione del vino rimettendo al centro la godibilità e il gusto, unico parametro preso in considerazione. Senza alcuna politica di prezzo o di moda decidono di uscire dai territori classici – come Borgogna, Toscana, Piemonte – lavorando in zone secondarie ma con conformazioni morfologiche e territoriali in realtà molto simili. “Quello che fa la differenza è la cultura de produttore”, afferma Piras.

Le cantine selezionate producono dalle 2mila alle 15mila bottiglie e, ad oggi, Abere ha raggiunto quota quindici aziende per una quarantina di vini.

“Ci occupiamo della selezione e distribuzione di produttori, sconosciuti ai più, chiedendo l’esclusiva – sottolinea Piras -. Mettiamo, inoltre, a disposizione la nostra rete consolidata, il know out e una strategia di  marketing”.

Il prezzo di vendita delle bottiglie al ristoratore è compreso tra i 10 e i 30 euro. Per testare i vini e il servizio i ristoratori possono acquistare anche solo sei bottiglie pagando la spedizione che diventa gratuita al raggiungimento di un ordine di 300 euro.

 

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Foto di A.Ghirelli

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