Urbani Tartufi: con Truffleland guadagni per 30 mila euro all’ettaro
Il tartufo rende al proprietario fino a 100 volte in più rispetto alle coltivazioni tradizionali. Cinquantamila piante tartufigene già messe a dimora e 120mila in arrivo con Truffleland
Crescono i numeri di Truffleland, il progetto lanciato nel 2018 da Urbani Tartufi. Si tratta di un sistema di business “chiavi in mano” – rivolta ad aspiranti tartuficoltori e agricoltori – che accompagna così gli agricoltori dalla semina della pianta alla vendita del prodotto. L’iniziativa di UrbaniTartufi, con un giro d’affari di 60 milioni di euro e un’azienda di famiglia giunta alla sesta generazione, è un’occasione per rilanciare l’agricoltura, ridare vita ai territori incolti e sostenere la biodiversità attraverso il rilancio di una filiera sostenibile e di qualità, legato alla capacità degli uomini.
E il giro d’affari sembra ottimo. In 5-8 anni, infatti, le piantine diventeranno alberi adatti ad ospitare tra le loro radici il tartufo rendendo al proprietario fino a 100 volte in più rispetto alle coltivazioni tradizionali. Le stime indicano un guadagno annuale fino ai 30 mila euro netti per ettaro, per una durata di 20/25 anni, con costi gestionali inferiori a quelli di un campo di grano. Questi ricavi saranno possibili grazie alla disponibilità di Urbani ad acquistare il raccolto al prezzo corrente di mercato.
Nelle piantagioni Truffleland vengono inseriti dei microchip che aiutano a monitorare ogni fase del processo produttivo e che saranno utili in futuro per studiare perché alcune piante producano più tartufo e altre meno. Inoltre è stato istituito la Masterschool Truffleland, una fattoria didattica in cui si organizzano corsi di formazione e aggiornamento, in linea con quanto di più recente è stato scoperto in materia di tartuficoltura.
Una volta pronti per la raccolta, Truffleland metterà a disposizione anche cani già addestrati e un’app – disponibile a breve – che permetterà di monitorare le fasi di crescita della piantagione.