Fusione tra Vitevis e Cantina Castelnuovo del Garda

Nata nel 2015 dall’unione tra Cantina Colli Vicentini, Cantina di Gambellara e Cantina Val Leogra e la cantina sociale veronese, la nuova Vitevis conta 1.350 agricoltori tra le province di Vicenza e Verona per una superficie vitata di 2.800 ettari.

Nel mondo del vino continuano le operazioni di fusione. Dopo la recente acquisizione di Cantina Colli Morenici da parte di Cantina Valpantena (leggi il recente articolo di foodcommunity.it), ora è la volta di Cantine Vitevis e Cantina Castelnuovo del Garda che si sono unite uniscono per rappresentare in Italia e all’estero l’intero patrimonio enologico veneto a marchio Doc.

L’obiettivo della nuova realtà cooperativa, che ha in portafoglio tutte le doc del Veneto e oggi può contare su 1.350 soci agricoltori, una superficie vitata di 2.800 ettari e un fatturato consolidato di circa 50 milioni di euro, è la crescita economica di circa il 10% per il prossimo quadriennio attraverso l’espansione dell’export e una presenza ancora più capillare all’interno del mercato italiano.

È stata approvata infatti dalle rispettive assemblee la fusione per incorporazione tra Cantina Castelnuovo del Garda e Cantine Vitevis, a sua volta nata dall’unione tra Cantina Colli Vicentini, Cantina di Gambellara e Cantina Val Leogra.

Alla guida di Vitevis è confermato come presidente Luciano Arimini che avrà al suo fianco l’ex presidente di Cantina Castelnuovo del Garda e ora vicepresidente Maurizio Ferri.

“I mercati esteri – spiega il direttore di Vitevis Alberto Marchisio – non considerano tanto le singole province ma le grandi zone produttive. Riuscire a proporre come unico soggetto le Doc del Vicentino, del Veronese e del Veneto offre maggiore forza commerciale”.

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