Vino: solo un consumo nocivo (e non un consumo generico) favorisce il cancro per UE

Il “consumo nocivo di alcol” è un fattore di rischio per il cancro e non più il “consumo di alcol”. E questa è una notizia epocale per il mondo del vino e degli spirits. Ecco una delle modifiche votate martedì sera dagli europarlamentari riuniti in plenaria a Strasburgo alla relazione sul Piano anti-cancro, che affronta la questione della lotta al cancro in tutti i suoi aspetti, dalla diagnosi precoce all’accesso alle cure, dalla ricerca alla prevenzione, indicando una serie di proposte.

Il report infatti include tra le sostanze cancerogene l’alcol, ricordando che “in Europa circa il 10 % di tutti i casi di cancro negli uomini e il 3 % di tutti i casi di cancro nelle donne sono riconducibili al consumo di alcol” e cita l’Oms dicendo che “riconosce che non esiste un livello sicuro di consumo di alcol per quanto riguarda la prevenzione oncologica”. Questa parte però è stata così modificata: “il livello più sicuro di consumo di alcol non esiste per quanto riguarda la prevenzione oncologica”. Il testo chiede anche un aumento delle tasse sulle bevande alcoliche. È stato bocciato l’emendamento che modificava questa parte. Mentre è passato un emendamento che ammorbidisce la parte sulle sponsorizzazioni. Nel testo si invitava a proibire “la sponsorizzazione di manifestazioni sportive da parte di produttori di bevande alcoliche” quando partecipano minori. L’emendamento approvato invita a proibire “la pubblicità e la sponsorizzazione di bevande alcoliche in occasione degli eventi sportivi qualora a tali eventi partecipino principalmente i minori”.

L’insorgenza di tumori legati all’abuso di alcol, dunque, è un problema molto serio che pesa sui sistemi sanitari dei vari stati e che potrebbe essere evitato con un’adeguata campagna di prevenzione. Entro il 2025 la Commissione ha stabilito come obiettivo la riduzione di almeno il 10% del consumo dannoso di bevande alcoliche attraverso misure estreme, come un aumento della tassazione per questi prodotti e nuovi limiti per le pubblicità di liquori, birre e vini, anche sulle piattaforme digitali.

Abbandonato quindi il bollo nero per il vino dato che entro fine anno l’Unione europea dovrà approvare anche un sistema di etichettatura universale per invogliare i consumatori a fare scelte più consapevoli, il Nutriscore Battery: un’etichetta con cinque pile in cui sono indicati i valori nutrizionali di una porzione di prodotto (e non di 100 grammi su cui si basano le analisi di Nutriscore ad oggi, con molte critiche).

FabioAdmin

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