Vendemmia 2018: aumenta la produzione e l’Italia conserva il primato

L’Osservatorio del Vino dell’Unione italiana vini – Uiv e l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare – Ismea stimano una buona annata per la vendemmia italiana, sia per quanto riguarda la quantità che la qualità del prodotto finale, con un incremento compreso tra il 10% e il 15% rispetto al 2017 e un valore che potrà raggiungere i 49 milioni di ettolitri.

 

 

Con questi numeri l’Italia mantiene saldo il primato produttivo mondiale tenendo a distanza i principali competitor: Francia, con 36 milioni di ettolitri di vino, e Spagna, con 35,5 milioni (dati 2017).

 

La Penisola però sembra spaccata a metà. Infatti secondo l’analisi dell’Osservatorio Vino, su alcune regioni prese a campione, i vigneti del Nord Italia, in particolar modo in Veneto, sembrano “godere di un buono stato di salute” a differenza di quelli siciliani compromessi dal maltempo e dalle malattie come peronospora e oidio”.

 

 

“Dalle prime indagini dell’Osservatorio del Vino – afferma il segretario generale di Uiv Paolo Castelletti – la vendemmia si prospetta decisamente migliore rispetto a quella dello scorso anno. È certamente prematuro parlare di numeri, ma si può ragionevolmente stimare la produzione in una forbice di 47-49 milioni di ettolitri. Sarà decisivo – sottolinea – l’andamento climatico del mese di agosto per determinare volumi e qualità. La regolare maturazione delle uve è condizione necessaria anche per il raggiungimento del giusto sviluppo del grado zuccherino e quadro acido e aromatico. Da un punto di vista agronomico – conclude – lo sviluppo dei vigneti, iniziato sotto i migliori auspici, è stato invece condizionato da un clima bizzarro che ha alternato gelate, piogge e umidità. Sarà quindi l’anno in cui la capacità del viticoltore farà la differenza sul risultato finale”.

 

I dati ufficiali delle previsioni vendemmiali 2018 dell’Osservatorio del vino saranno rese note il 4 settembre a Roma alla sede del Ministero per le Politiche agricole, alimentari e del turismo.

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