Vendemmia 2017, la produzione crolla del 24%
La vendemmia 2017 in Italia sarà ricordata come una delle peggiori dal Dopoguerra. A causa delle condizioni climatiche avverse, tra gelate primaverili ed elevate temperature estive con prolungata siccità, Assoenologi prevede un calo della produzione del 24%, tra le più basse dal 1947 a oggi.
La produzione italiana di vino del 2017 – si legge su Il Sole 24 Ore – secondo le prime stime di Assoenologi supererà a malapena i 41,1 milioni di ettolitri con un calo rispetto al 2016 del 24%. C’è poi grande incertezza sulla qualità delle uve italiane in una situazione geografica e climatica estremamente eterogenea da Nord a Sud.
Si va dal -40% previsto in Lazio e Umbria, al -35% della Sicilia, dal -30% di Toscana, Puglia e Abruzzo al -25% di Marche e Lombardia. Limitano i danni (-15%) Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Veneto (che si conferma principale regione produttrice con 8,6 milioni di ettolitri) mentre un -10% è previsto in Trentino Alto Adige. La Campania è l’unica regione in Italia che riporterà un incremento produttivo nel 2017 (+5%).
L’Italia conferma comunque la leadership produttiva mondiale, anche perché sono previste produzioni in netto calo da parte dei principali competitor Francia e Spagna.