Territorio e innovazione, la ricetta dei 50 anni di Granoro

Una storia iniziata 50 anni fa a Corato, in Puglia, che oggi si racconta in 180 Paesi nel mondo, dal Giappone agli Usa. È quella di Granoro, il pastificio fondato nel 1967 da Attilio Mastromauro, tra le più importanti realtà produttive italiane nel settore della pasta secca di semola di grano duro.
Dal 2015, anno della scomparsa del fondatore all’età di 102 anni, le figlie Marina (nella foto) e Daniela Mastromauro hanno preso definitivamente le redini dell’azienda, i cui 50 anni coincidono con importanti investimenti strutturali pari a 13 milioni di euro.

NUOVI INVESTIMENTI

Questi investimenti, frutto di un accordo di programma con la Regione Puglia, prevedono tra il 2017 e il 2018 l’ampliamento delle linee di produzione e gli impianti di confezionamento, con l’obiettivo di aumentare la capacità produttiva per soddisfare la crescente richiesta dai Paesi asiatici e dal Sud America, a cui Granoro guarda con particolare interesse.
Nel 2016 Granoro ha fatturato 71 milioni di euro ed esporta circa la metà della sua produzione. Dallo stabilimento di Corato escono 3.500 quintali di pasta al giorno in 150 formati diversi, ma l’azienda produce anche sughi, olio, riso e legumi da accompagnare al tradizionale “primo piatto” italiano.

VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO

Alla costante ricerca della migliore qualità produttiva, Granoro affianca la valorizzazione del territorio pugliese. Per questo nel 2012 ha creato la linea “Dedicato” pensata per promuovere i prodotti agricoli coltivati nel Tavoliere e rafforzare i rapporti tra i circa 140 agricoltori della zona e i consumatori. A sostegno del lavoro degli agricoltori, l’azienda propone un prezzo minimo garantito che copre i costi di produzione e una serie di premialità legate al livello proteico (minimo 14-14,5%).
Granoro conta su 300 dipendenti complessivi tra personale in pianta stabile e collaboratori impegnati nella produzione di pasta di qualità 100% pugliese.

ACCORDI DI FILIERA

Il 21 novembre l’amministratore delegato Marina Mastromauro ha anche firmato l’accordo tra le filiere del grano e del pomodoro con l’obiettivo di mettere in relazione diretta agricoltori e industriali al fine di ottenere un beneficio reciproco.
Nella sede di Confagricoltura a Roma, il pastificio Granoro e l’Organizzazione di produttori OP Mediterraneo (società cooperativa foggiana che conta 150 associati) hanno siglato l’intesa che mira a diventare un modello di integrazione e sviluppo economico-sociale del territorio, valorizzando il Made in Italy dal campo alla tavola.
«Questo accordo – spiega Marina Mastromauro – è un altro tassello che aggiungiamo al percorso degli accordi di filiera che abbiamo iniziato da qualche anno. L’industria e l’agricoltura che lavorano insieme per lo stesso fine: portare la qualità italiana nel mondo».

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