Startup: Froot, prodotti made in Sud a Milano
Nelle prime settimane del 2019 il servizio ha già raggiunto già quota 70 clienti fidelizzati, solo con la vendita di prodotti ready to eat. Dal mese di aprile sarà attivo anche l’e-commerce
di francesca corradi
La tecnologia e la passione al servizio di frutta e verdura made in Sud. Cosí si potrebbe riassumere la filosofia di Froot (in un’unica parola frutta e radici, dall’inglese “root”). Si tratta di una startup che vuole svecchiare il settore ortofrutticolo e avvicinare molti giovani al mondo dell’agricoltura. L’idea è quella di distribuire, all’interno di mercati rionali oppure tramite consegna a casa entro 48 ore dalla raccolta, prodotti di stagione coltivati in Puglia, Basilicata, Campania e Sicilia.
L’avventura di Froot inizia nell’agosto 2018 dall’idea di Stefano Franchini, ingegnere gestionale, che riesce a coinvolgere Sandro Todaro, amministratore unico di ItalFrutta ed Emanuele Vita, ingegnere agroalimentare (nella foto).
Tre soci con molti punti in comune, non solo l’età (tutti under 30) e la provenienza ma anche il background. Franchini e Vita hanno infatti aziende agricole di famiglia – Franchini Farm e F.lli Geva – mentre Todaro lavora già nel campo della logistica di beni ortofrutticoli.
L’ esperienza in ambito agricolo ha infatti consentito loro di conoscere in anticipo le difficoltà del mercato produttivo e distributivo, mentre la loro formazione, anche in ambito internazionale, li ha condotti a individuare delle soluzioni logistiche ed economiche ottimali per realizzare un business a filiera corta sostenibile che tuteli sia produttori che consumatori.
Froot si è finanziata attraverso la piattaforma di crowdfounding Eppela riuscendo a raccogliere 10mila euro, in soli due mesi. Il capitale è stato da subito impiegato per l’acquisto e personalizzazione di un’ape car, in attività di marketing e nello sviluppo dell’app. I sostenitori non riceveranno utili ma avranno in cambio frutta e verdura e sconti.
Sono molti i punti di forza della startup: i prodotti a residuo zero, raccolti e consegnati in 24/48 ore sul territorio milanese; la produzione a basso impatto ambientale e pianificata evitando la sovrapproduzione e gli sprechi; l’ottimizzazione e organizzazione dei trasporti sul lungo raggio eliminando imballaggi di trasporto e lavorazione intermedia grazie al confezionamento diretto; ordinazioni via e-commerce e tramite FrootApp garantendo comodità ed efficienza.
«A mio parere il settore agricolo può risollevare l’economia italiana e potrebbe offrire tanti posti di lavoro, soprattutto ai giovani, e portare tanta innovazione. Con questo progetto – ha commentato Stefano Franchini, ideatore dell’app – vogliamo portare sulle tavole dei milanesi la frutta e la verdura che noi e le nostre famiglie coltiviamo».
Nelle prime settimane del 2019 Froot ha già raggiunto…
CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE L’ARTICOLO SUL NOSTRO MAG A PAGINA 104.