Speck Alto Adige, crescono produzione e prezzo

Il 67% della produzione di speck viene venduta in Italia, soprattutto in Alto Adige. A causa della peste suina i prezzi dell’insaccato, per il 2020, saliranno.

Anno positivo per lo Speck Alto Adige Igp,che nel 2019 registra un aumento della produzione del 6,43% rispetto al 2018.

Se il 67% dell’insaccato Igp viene venduto internamente in Italia, il restante 33% viene esportato, in particolare in Germania (26%) e negli Stati  Uniti (3,3%), nel quale l’export è raddoppiato. Nel 2019 delle quasi 3 milioni di baffe di Speck Alto Adige Igp ben 46% sono stati venduti come tranci. Il 22% come baffe intere e il 32% in confezioni di preaffettato.

Negli ultimi mesi, una forte contrazione della disponibilità di carne suina sul mercato globale ha comportato, però, un incremento dei prezzi di salumi e insaccati su scala mondiale. Una situazione che si ripercuote anche sui 29 produttori aderenti al Consorzio Tutela Speck Alto Adige.

“Per il 2020 i prezzi dello Speck Alto Adige Igp saliranno notevolmente a causa dell’aumento di prezzo della materia prima”, commenta il Presidente Andreas Moser. “Per supportare al meglio i soci, il Consorzio intende intensificare ancora di più il proprio impegno nel raccontare e comunicare le caratteristiche che lo rendono unico, modello di qualità e di tradizione”.

 

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