Ristorazione, Fipe lancia il ristobond per ridare liquidità
Con il ristobond si unisce un atto di acquisto e un atto di solidarietà. Il “Buooono” per un pranzo o una cena, ma anche un aperitivo, al termine del lockdown, avrà un valore superiore fino al 25%.
Il settore della ristorazione cerca il rilancio con l’iniziativa della Fipe per iniettare la liquidità necessaria a tamponare l’emergenza. Attraverso la piattaforma cirivediamopresto.it i clienti aiutano il ristorante di fiducia sottoscrivendo ristobond che varranno di più al momento dell’utilizzo.
Questo è reso possibile da Nexi, la PayTech dei pagamenti digitali in Italia, che ha messo a disposizione XPay, il gateway che consente di accettare pagamenti online. La società ha rinunciato ai proventi derivanti dal canone mensile e a una parte delle commissioni su ogni transazione.
L’iniziativa di Fipe, quindi, si differenzia dalle altre perché le somme versate dai clienti vanno direttamente ai ristoranti.
Quattro i tagli di #Buooono: 15 euro, 25 euro, 50 euro e 100 euro. In questo modo qualsiasi tipologia di locale può aderire all’iniziativa, dal bar al pub, dal ristorante alla pizzeria. Al momento della cena, della pizza o dell’aperitivo il #Buooono avrà un valore più alto, fino al 25% in più di quanto è stato pagato.
“Rimettere in contatto i ristoratori con la propria clientela – afferma Lino Enrico Stoppani (nella foto), Presidente di Fipe Confcommercio – è il primo passo per ripartire. Attraverso questa iniziativa, che certamente non ha la presunzione di ribaltare la situazione, cerchiamo anzitutto di dare un segnale di speranza. L’obiettivo è ricostruire una relazione fiduciaria tra ristoratori e clienti e se poi arrivano subito anche un po’ di risorse non potranno che fare bene alle imprese. Oggi l’obiettivo è ripartire presto sapendo che ci aspetteranno tempi ancora difficili.”