Prosciutto San Daniele: +10% l’export extra Ue

Nelle esportazioni il Prosciutto San Daniele ha registrato un complessivo +2% nel primo semestre 2019. Flessioni nei mercati europei.
Nella prima metà dell’anno, l’export  del Prosciutto San Daniele nel mercato extra Ue è cresciuto del 10% rispetto allo stesso periodo del 2018, trainato da ottime performance registrate in Canada (+239%), Giappone (+29%), Australia (+28%), Cina (+14%) e Stati Uniti (+4%).
Il boom della dop è da ricondurre agli accordi bilaterali di libero scambio, come Jefta e Ceta, tra l’Unione Europea e alcuni Paesi terzi. Per quanto riguarda le esportazioni verso i Paesi dell’Unione Europea, invece, Prosciutto San Daniele ha registrato una leggera flessione del 3%, rispetto al primo semestre 2018. I mercati come Grecia (+192%), Belgio (+39%) e Lussemburgo (+3%) però controbilanciano i rallentamenti Francia (-8%), Germania (-8%) e Regno Unito (-10%).

Per quanto riguarda le categorie di prodotto, il prosciutto intero con osso registra un aumento del 7% mentre il preaffettato in vaschetta registra -14%, rispetto al primo semestre 2018. La tipologia maggiormente richiesta, pari all’82%, è rappresentata dal prodotto sia disossato che nella sua interezza con lo zampino, uno dei segni distintivi del Prosciutto di San Daniele dop.

Il totale dell’export extra Ue ora vale il 46% di tutto l’esportato.

“L’entrata in vigore di accordi bilaterali di libero scambio rappresenta sicuramente un vantaggio positivo per il settore dell’agroalimentare italiano. Lo dimostrano i risultati ottenuti dalla dop Prosciutto di San Daniele in Canada e Giappone – afferma Mario Emilio Cichetti, Direttore Generale del Consorzio del Prosciutto di San Daniele –. Il Prosciutto di San Daniele ha la possibilità di essere presenti in diversi mercati in modo tutelato. Si confermano dunque risultati positivi nelle esportazioni, in particolar modo nel mercato extra europeo”.

 

Leave a Reply

SHARE