Prezzi bassi e Prime, la strategia di Amazon nel food

Prende sempre più forma la strategia di Amazon nella gdo statunitense e nel settore alimentare. Dopo lo storico acquisto della catena specializzata in cibi a filiera corta e biologici Whole Foods per 13,7 miliardi di dollari, il colosso dell’e-commerce fondato da Jeff Bezos (nella foto) ha inaugurato la nuova politica di forti sconti (fino al 43%) sui prodotti dei 350 supermercati della nuova controllata.

Dalla frutta alla verdura, dalla carne al pesce, i prezzi dei prodotti alimentari più popolari di Whole Foods hanno subìto importanti ribassi con l’obiettivo di attirare più clienti. Un articolo del New York Times ha dimostrato come i prezzi siano davvero diminuiti. In parallelo, con lo scopo di aumentare la clientela, il programma fedeltà di Whole Foods verrà integrato con Amazon Prime, che garantisce vantaggi ai suoi abbonati, dalle consegne più veloci alle offerte esclusive.

Intanto il più grande retailer mondiale Wal-Mart, protagonista della gdo Usa, ha provato a rispondere alla mossa di Amazon attraverso un accordo con Google: l’azienda proporrà i suoi prodotti tramite Google Assistant, il sistema automatizzato di assistenza vocale del motore di ricerca, simile a quello di Amazon che si chiama Alexa.

L’ingresso di Amazon nel mondo del food sta aprendo quindi scenari inediti, di cui Foodcommunity.it ha parlato con esperti del settore. Leggi le interviste a Luigi Consiglio, presidente di Gea-consulenti di direzione e tra i fondatori di Italia del Gusto (clicca qui) e a Gabriel Monzon Cortarelli, partner dello studio legale Orrick (clicca qui).

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