Il Pinot Grigio Santa Margherita compie 60 anni
Sessant’anni fa faceva il suo debutto il Pinot Grigio Santa Margherita: un vino nuovo, elegante e moderno che diede avvio a una vera e propria rivoluzione del gusto e del piacere enologico. In questi anni è diventato il varietale simbolo del vino bianco italiano nel mondo. Di fatto è un vino che ha contribuito fortemente allo sviluppo dell’enologia italiana, rivoluzionandone sia il mercato nazionale che internazionale.
Ogni giorno, sono più di tremila le bottiglie di Pinot Grigio Santa Margherita stappate nel mondo. Tutto cominciava verso la fine degli anni Cinquanta quando il Conte Gaetano Marzotto si mise alla ricerca di una nuova tipologia di vino che uscisse dal cliché.
Correva l’anno 1961 e il Pinot Grigio Santa Margherita faceva il suo debutto sul mercato italiano: il favore del pubblico fu sorprendente quanto immediato. L’Italia apprezzò fin da subito la straordinaria bevibilità e la fragranza di questo vino-novità. Si distingueva per un nuovo modo di interpretare non solo le uve Pinot Grigio ma anche il vino bianco in genere. Grazie al Pinot Grigio Santa Margherita si diede così avvio a un cambiamento radicale nelle abitudini di consumo, dal vino-alimento al vino-piacere.
Ottime le opportunità anche oltre confine, dove venne sapientemente esportato a partire dagli anni ’70.
Il 1979 fu l’anno della grande svolta: con l’incoronazione a ‘vino bianco migliore d’Italia’ in una degustazione alla cieca gli vennero spalancate le porte del grande mercato statunitense.