Vino, Fantini chiude il 2020 con un +8%

L’annus horribilis 2020 si chiude con un bilancio positivo per Fantini Group. Mai un segno meno nella sua storia e nemmeno il 2020 ha fatto eccezione. Qualche mese fa il fondatore e amministratore delegato Valentino Sciotti (nella foto) confidava comunque in una crescita di fatturato, tra il 4 e il 6%.

È andata persino meglio: “Sfioriamo il +8% – spiega ora davvero soddisfatto, accanto alla figlia Giulia, marketing manager del gruppo -. Anche il margine operativo lordo è ok, così come il prezzo medio. Siamo stati davvero bravi (e veloci) nel reinventarci”.

Il team di Sciotti ha convertito il proprio mercato; con la ristorazione ferma ha rapidamente virato la propria attenzione sul cosiddetto off-trade (ossia grande distribuzione e retail), nonché sull’e-commerce.

“Abbiamo anche approfittato di un fattore che tenevamo da tempo d’occhio: noi siamo specialisti di una fascia dello scaffale assai poco presidiata, cioè il livello medio-alto. Per intenderci, se sul prezzo basic ci sono 200 competitors, nella nostra posizione se ne trovano sì e no 15. E noi spicchiamo tra di loro perché da sempre offriamo grande rapporto qualità/prezzo e packaging assai curati. Insomma, eravamo nelle condizioni per fare bene perfino in un momento simile”.

Così in effetti è stato, come abbiamo visto. Se a fine 2019 l’off-trade rappresentava circa il 30% del fatturato nel 2020 ha superato ampiamente il 50%, attestandosi sul 55-60%.

“La partita del 2020 sarà giocata anche nel 2021. Non si torna indietro, abbiamo acquisito nuove fasce di mercato, continueremo su questo percorso. Il quadro prossimo venturo del settore non è ancora definito, risulta impossibile capire cosa accadrà perché ci sono troppe incognite. Bisogna rimanere reattivi rispetto ai possibili scenari che si paleseranno, molto è legato alla diffusione della vaccinazione e alla sua tempistica, le scelte saranno dipendenti da questa variabile”, affermano. . Dunque attenzione all’off-trade, «sul quale siamo molto fiduciosi», poi appena riprenderà quota anche l’Horeca «saremo ugualmente pronti; sarà un “extra”, per così dire, che porterà ulteriori benefici al nostro fatturato, in proiezione futura».

Il 2020 avrebbe dovuto segnare il lancio di nuove etichette per il gruppo. Alle novità messe in stand by s’aggiungono quelle che erano già programmate per il 2021.

 

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