Parmigiano Reggiano: ricorso contro il parmesan di Kraft

Per il falso parmesan si stima un giro d’affari di 2 miliardi di euro fuori dall’Unione Europea, circa 200mila tonnellate di prodotto pari a 15 volte il volume della dop esportata.

Il Consorzio Parmigiano Reggiano ha depositato il ricorso contro Kraft riguardo all’uso illegittimo del termine parmesan in Nuova Zelanda.  La multinazionale infatti sta cercando di registrare di ‘Kraft Parmesan cheese’ come marchio ufficiale nell’arcipelago Pacifico. A renderlo noto è stato il presidente del Consorzio Nicola Bertinelli ricordando che: “il tentativo di registrazione dell’espressione che richiama la dop sarebbe contro la legge e dannoso per i consumatori neozelandesi e per i produttori italiani”.

Per i caseifici del Parmigiano Reggiano “non è facile confrontarsi con multinazionali da oltre 20 miliardi di euro, il Consorzio è e sarà sempre dalla parte di Davide nella lotta con i giganti – continua Bertinelli –. Solo nel 2018 sono state svolte più di 850 ispezioni presso punti vendita distribuiti in 61 città di 27 paesi. Oltre ai controlli ‘on site’ e ‘on line’, il Consorzio sta lavorando per ottenere all’estero lo stesso riconoscimento e le stesse tutele che il sistema delle Dop garantisce all’interno dell’Unione Europea”.

Il tema della tutela di dop e igp sarà all’ordine del giorno di “Identità d’Origine. Dop e Igp dall’Italia e dall’Europa” in programma a Fico Eataly World di Bologna, dal 30 agosto al primo settembre.

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