Panino Giusto: apre il 33esimo store e lo chef Sadler firma “Bianco”
L’azienda guidata da Antonio Civita (ceo) e Elena Riva (Presidente) – con 31,5 milioni di euro di fatturato e 450 dipendenti – apre un nuovo punto vendita in Piazza Diaz a Milano, il diciannovesimo nel capoluogo lombardo e il trentatreesimo nel mondo (presente a Parigi, Tokyo, Londra, Hong Kong, Cupertino).
La Prima grande novità è il nuovo panino firmato da Claudio Sadler che il 9 ottobre rientra nei menu di Panino Giusto. Lo chef stellato infatti non è nuovo nell’orbita del Brand: autore di panini best seller dal 2013, crea Bianco, a base di tartufo bianco in crema, tacchinella cucinata a basse temperatura con aromi, asparagi, maionese bianca, lattughino croccante, crema di formaggio. Sadler è inoltre capofila per Panino Giusto di un nuovo team formato da: Daniele Reponi, esperto di food pairing; Stefano Ravizza conoscitore del territorio italiano anche attraverso la sua esperienza di imprenditore agricolo e Riccardo Soncini nel settore Ricerca e sviluppo del brand.
Il nuovo store a pochi passi da Piazza Duomo mostra, per la prima volta, la sua linea di produzione di panini espressi attraverso la cucina in vetrina, direttamente su strada, un vero esempio di trasparenza Per una maggiore qualità il marchio lavora inoltre sulla filiera.
“Abbiamo creato un Manifesto Panino Giusto che condivideremo entro l’anno con i nostri fornitori – spiega Cristina Giordano, 38 anni, a capo dell’Ufficio Food Panino Giusto -. Ciascun macro tema del manifesto genererà disciplinari di produzione e intesa, di cui chiederemo la sottoscrizione. Saremo esigenti nella certificazione degli standard richiesti e puntuali nei controlli. Chi non condividerà il senso del nostro progetto lascerà il posto ad altre imprese, maggiormente sensibili ai temi della sostenibilità. Il disciplinare del pane, per fare un esempio (Panino Giusto ha oggi quattro tipologie di pane in menu) non si limiterà alla scelta certificata di semi e farine, che faremo noi, ma determinerà il blend, il lievito, la tipologia e quantità di sale, le modalità e i tempi di impasto, riposo, cottura, e l’eventuale abbattimento. Facendoci aiutare da professionisti del settore saremo in grado ogni 12 mesi di monitorare i progressi raggiunti su ogni proposta, e raccontarli al nostro cliente”.
“Stiamo crescendo e la nostra crescita ci ha imposto una riflessione sull’impatto che produciamo; non in termini negativi, al contrario, abbiamo ragionato sull’impatto virtuoso che le nostre scelte possono avere, non solo sulla salute della nostra impresa, ma anche su quella delle persone, ambiente e animali che tocchiamo con il nostro lavoro – dichiara il Ceo Antonio Civita (nella foto a destra) -. Da mesi stiamo ripensando quindi, con tutte le aree strategiche dell’azienda alle scelte compiute e a quelle da farsi, dando a ciascuna area l’obiettivo di integrare la nostra sostenibilità con quella del sistema nel quale operiamo, orientando le scelte al miglior grado di bene comune raggiungibile.
Spiega Elena Riva (nella foto a destra), Presidente di Panino Giusto: “Se fino a poco tempo fa il tema della responsabilità sociale era per me ed Antonio una questione di coscienza, oggi è un’irrinunciabile scelta di buon senso comune, l’unica strada per raggiungere un equilibrio sostenibile, di cui saremo tutti beneficiari. Da qui l’intenzione di non ragionare più “per progetti”, ma di far coincidere la social responsibilty con la vision aziendale. In questo percorso è stata ed è ancora illuminante l’esperienza di “Cucinare per Ricominciare”, un progetto pilota lanciato nel 2016 con la Fondazione Avsi, dove per la prima volta un’impresa privata e una no profit collaborano per formare e collocare, nel mondo della ristorazione, giovani migranti che hanno trovato rifugio nel nostro Paese. L’indice di successo del progetto, che ora abbiamo esteso ad altre grandi aziende della ristorazione, è del 90% ed oltre ai riconoscimenti importanti (a ottobre riceveremo un premio dalla Fondazione Human Right di Robert Fitzgerald Kennedy) ci ha permesso di conoscere meglio le nostre intenzioni profonde e reindirizzarle in azienda. Il tema Diversity & Inclusion e il sostegno al talento” sono al nostro ordine del giorno.