Nasce Italia Olivicola: unisce 50% dei produttori

Dalla fusione tra Cno (Consorzio Nazionale degli Olivicoltori) e Unasco (Unione nazionale dei produttori olivicoli), nasce Italia Olivicola, l’associazione che rappresenta 250 mila produttori pari al 50% degli olivicoltori italiani e 15 regioni – attraverso 57 organizzazioni di produttori (Op) sul territorio – che fatturano annualmente circa 54 milioni di euro e che esportano in 42 paesi del mondo: olio extravergine d’oliva 100% italiano, monovarietale, Dop, Igp, biologico tracciato e certificato.

Tra gli obiettivi dell’associazione, presieduta da Gennaro Sicolo, c’è: la costruzione di una filiera coesa per difendere dalle contraffazioni, la concentrazione dell’offerta, il miglioramento del reddito dei produttori.

Italia Olivicola prevede una produzione appena superiore alle 215mila tonnellate di olio in Italia, il 50% in meno rispetto alle 430mila tonnellate della scorsa campagna, a causa di: condizioni meteo, emergenze fitosanitari e attacchi di parassiti che hanno colpito l’intera Penisola.

Nel crollo della produzione pesano soprattutto le difficoltà riscontrate nelle due Regioni olivicole più importanti d’Italia, Puglia e Calabria. In Puglia (-56% rispetto allo scorso anno) le zone più colpite dalle gelate sono state le provincie di Bari e Bat, soprattutto nell’entroterra che registra perdite anche superiori al 70%, mentre lungo la fascia costiera la produzione ha tenuto discretamente bene. La Calabria (-70%) ha sofferto particolarmente gli attacchi degli agenti patogeni e l’estate ballerina, così come la Basilicata (-85%) che vedrà la propria produzione ridursi a poco più di 1,000 tonnellate. Sfiora il 40% di riduzione anche la Campania, mentre è negativa anche l’annata olearia nelle isole con la Sicilia in calo del 47% e la Sardegna che registra un -63% rispetto allo scorso anno. Altalenante, invece, l’andamento nelle Regioni centrali: se la Toscana, infatti, in controtendenza rispetto al Sud, segna un +15% rispetto alla precedente campagna grazie al fatto che le piante risparmiate dal gelo presentano una produzione straordinaria che dovrebbe riuscire a compensare e le perdite, confermano il trend negativo Lazio (-29%), Umbria (-18%), Marche (-39%) e Abruzzo (-12%). Andamento positivo, invece, per le Regioni del Nord grazie soprattutto al buon clima estivo registratosi in Veneto (+35%) e Lombardia (+30%).

 

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