Duca di Salaparuta contro modifica disciplinari Igt Terre Siciliane e Doc Sicilia

Polemica giudiziaria tra Duca di Salaparuta e Igt Terre Siciliane. Il 4 settembre il consorzio ha annunciato la sconfitta di Duca di Salaparuta nel ricorso fatto al Tar del Lazio con la richiesta di sospensione dei provvedimenti del Ministero delle Politiche Agricole di modifica dei disciplinari della Igt Terre Siciliane e della Doc Sicilia.

Al centro c’è l’indicazione in etichetta della Igt dei vitigni Grillo e Nero d’Avola. L’ordinanza del Tar consente a Duca di Salaparuta, ancora e soltanto per la campagna vendemmiale 2017, l’indicazione in etichetta della Igt dei vitigni Grillo e Nero d’Avola secondo il disciplinare precedente alle modifiche oggetto di contestazione, purché l’azienda si impegni, al momento dell’approvazione definitiva del disciplinare da parte dell’Ue, a ritirare dal mercato i propri vini Igt, con l’indicazione in etichetta dei vitigni Grillo e Nero d’Avola, che resterebbero nella Doc Sicilia come proposto dall’Associazione dei Vitivinicoltori della Igt Terre Siciliane, formata da tutte le organizzazioni di rappresentanza agricola e cooperativa siciliane.

In un comunicato, Duca di Salaparuta afferma che “erroneamente l’Associazione Igt Terre Siciliane sostiene che il ricorso di Duca di Salaparuta sarebbe stato respinto, mentre invece esso è stato, appunto, accolto. Inoltre, sempre erroneamente, il comunicato dell’Associazione afferma che la decisione del Tar abbia confermato la correttezza delle decisioni del Mipaaf, mentre è evidente che, se il Tar Lazio ha sospeso l’efficacia del decreto, sia pure limitatamente a chi ha fatto ricorso, non è perché abbia riconosciuto la correttezza del decreto medesimo, ma, all’esatto contrario, perché ne ha delibato la illegittimità: il Tar non può sospendere un provvedimento che considera legittimo. Si precisa in proposito che i termini per il ricorso al Tar sono ancora aperti, in quanto il decreto del Mipaaf è stato pubblicato nella seconda metà di luglio e quindi può essere impugnato da qualunque altro interessato entro metà ottobre”.

“Appare singolare – prosegue Duca di Salaparuta – che un’Associazione che pur si definisce Igt Terre Siciliane anziché operare affinché si incrementi la produzione e la qualità di Nero d’Avola e Grillo (e di tutti gli altri prestigiosi vini) contrassegnati dall’indicazione di qualità Igt Terre Siciliane abbia come obiettivo quello di ridurre grandemente il successo e la diffusione di Igt  Terre Siciliane, arrivando a domandare al Mipaaf di vietare di comunicare al pubblico che i vini Igt Terre Siciliane Nero D’Avola e Grillo contengano tali cultivar, il che equivale alla distruzione della Igt Terre Siciliane, una delle più importanti ed apprezzate d’Italia”.

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