Dall’UE nuove misure per il sostegno a pesca e acquacoltura

 

L’UE coprirà il 75% dei mancati guadagni della pesca dovuti alla riduzione o sospensione delle attività e della produzione a causa della pandemia.

Dal 24 aprile sono in vigore le misure addizionali del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) per la mitigazione degli impatti socioeconomici del coronavirus nei settori della pesca e acquacoltura. Con efficacia retroattiva dall’1 febbraio 2020, saranno valide fino al 31 dicembre 2020.

I pescatori – anche in acque interne – saranno supportati con una compensazione straordinaria per l’arresto temporaneo delle attività di pesca. L’Ue coprirà, dall’attuale 50% il 75% dell’importo. Inoltre, il limite massimo di concessione del sostegno, pari a sei mesi, non si applica nel caso di arresto temporaneo causato da COVID-19.

 

 

Per gli acquacoltori si prevede, invece, la concessione di capitale circolante e compensazione per la sospensione temporanea o la riduzione della produzione e delle vendite. Sono contemplate anche le spese supplementari di magazzinaggio – se causata dalla pandemia – che saranno calcolate sulla base del mancato guadagno.

Per favorire una maggiore stabilità del mercato la commissione ha deciso poi di supportare le organizzazioni di produttori con un incremento dal 3 al 12% del valore medio annuo della produzione commercializzata e, per le organizzazioni di produttori riconosciute recentemente, del valore medio annuo della produzione dei relativi membri, quale importo limite per la concessione del sostegno (art. 1, par. 8 del Reg (UE) 2020/560).

Per ridurre il rischio di perdita di prodotti destinati al consumo umano viene reso operativo l’aiuto al magazzinaggio e l’ammasso temporaneo.

Il FEAMP potrà inoltre sostenere la compensazione per i costi supplementari che ricadono sugli operatori nelle attività di pesca, allevamento, trasformazione e commercializzazione di determinati prodotti della pesca e dell’acquacoltura nelle regioni ultra-periferiche.

Leggi l’articolo: Pesce fresco: Italia prima per consumo in Ue, oltre 11 miliardi di spesa

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