Marr, acquisite due società del Gruppo Verrini

Il primo trimestre 2021 chiude con ricavi superiori rispetto all’andamento del mercato. Marr rafforza la presenza nell’ittico fresco.

Marr, specializzata nella commercializzazione e distribuzione al foodservice di prodotti alimentari e non-food, chiude il primo trimestre dell’anno con ricavi per vendite in linea con le attese. In linea con le strategie di medio periodo definite e già in passato illustrate, si inseriscono i concreti interventi a favore di sostenibilità e sviluppo digitale.

A seguito dell’assenso da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Marr ha anche concluso l’operazione di acquisizione delle due società del Gruppo Verrini. Le aziende, con ricavi totali pari a circa 55 milioni di euro, operano nell’ittico fresco, sia sul mercato della ristorazione che su quello della distribuzione ai consumatori finali.

La Società Antonio Verrini, appositamente costituita, continuerà a operare in Liguria e Versilia attraverso i cinque centri distributivi di cui già dispone. Il duplice obiettivo è quello di sviluppare ulteriormente i territori contigui e di coadiuvare le Filiali MARR nell’incrementare il livello di servizio.

La Società Chef proseguirà le attuali attività di lavorazione di prodotti ittici per la loro commercializzazione sia direttamente che attraverso la struttura delle filiali.

La responsabilità operativa e gestionale della Antonio Verrini è affidata all’amministratore delegato Manuel Verrini.

Per quanto riguarda Chef il coordinamento della gestione operativa è affidato ad Andrea Piccioni che risponderà all’amministratore unico Pierpaolo Rossi.
L’acquisizione ha previsto una valorizzazione (inclusa l’assunzione di debiti) di 8 milioni di euro, con una parte di pagamento dilazionato a 12 mesi, oltre ad un earn out a favore dei venditori, sino ad un massimo di 2 milioni di euro, legato al raggiungimento di specifici risultati nel 2022.

I primi tre mesi dell’anno sono ancora difficilmente confrontabili con il pari periodo dell’anno precedente con l’avvento della pandemia nel marzo 2020.

Nel trimestre, pur risentendo delle restrizioni Marr ha conseguito ricavi totali che superano 185 milioni di euro. Nel 2020, per l’analogo periodo,  la quota era di 262 milioni.
La flessione ha avuto dinamiche disomogenee nell’ambito di una situazione di mercato assolutamente non confrontabile. A fronte della significativa contrazione nei primi due mesi, nel mese di marzo si è registrato un trend decisamente positivo nonostante le pesanti limitazioni sanitarie.
La flessione dei ricavi del trimestre (-29% circa) si confronta con consumi che, a valore, riteniamo si possano attestare, nel periodo, attorno al -32% (tale valore è una stima della società che tiene conto per gennaio e febbraio dei dati a quantità elaborati dall’Ufficio Studi di Confcommercio (marzo 2021) – alberghi, pasti e consumazioni fuori casa – rispettivamente –58% e -42,6%, e per il mese di marzo di valutazioni interne).

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