Gdo, la marca del distributore è sempre più green
La sostenibilità domina le etichette dei prodotti MDD. Le vendite dei prodotti a marca privata segnalati come provenienti da agricoltura e allevamenti sostenibili hanno superato gli 870 milioni di euro. La crescita annua a valore è di un +12,3%.
Questo, in sintesi, è ciò che emerge dall’ottava edizione dell’Osservatorio Immagino realizzato da GS1 Italy in collaborazione con Nielsen. Lo studio ha riguardato le etichette di oltre 115 mila prodotti, alimentari e non, organizzati in quattro diversi panieri in base al tipo di claim presente sulle loro confezioni.
Secondo il report, nell’arco di un anno, sono saliti a 6.407 i prodotti a private label sulle cui confezioni compare almeno un claim relativo al mondo della sostenibilità.
Tuttavia nel paniere della marca del distributore l’incidenza dei prodotti sostenibili è ancora bassa. Il giro d’affari si ferma al 22,8%, contro il 24,4% detenuto dai prodotti green sul totale del largo consumo confezionato.
Il paniere più rilevante è quello costituito dai prodotti presentati come provenienti da agricoltura o allevamento sostenibili. Questo ha il 32,6% di incidenza sulle vendite totali delle private label “green”. Il secondo paniere per incidenza è, invece, quello dei prodotti ottenuti nel rispetto della responsabilità sociale (22,3% del giro d’affari). Seguono il paniere dei prodotti che rimandano al management sostenibile delle risorse (12,1%) e al rispetto degli animali (7,1%).
Relativamente a quelli di agricoltura sostenibile gli aumenti a valore più significativi sono stati ottenuti dal claim “senza antibiotici” (+198,9%), “spinto – spiega una nota – da un effetto combinato d’incremento dell’assortimento (+54,8%) e del boom della domanda (+144,1%)”. Performance positive anche per le referenze con “ingredienti 100% naturali” (+26,4%), con indicazioni di “filiera/tracciabilità” (+18,7%) e certificati biologici/Eu Organic (+10,1%). In flessione di -7,3% invece le vendite dei prodotti “senza Ogm”.