Mangia e scappa: cosa si rischia giuridicamente?
di alessandro klun*
A distanza di oltre 25 anni dalla sua uscita nelle sale , con la speranza di non spoilerare nessuno, una delle scene più divertenti del film I laureati, diretto e interpretato da Leonardo Pieraccioni, è senza dubbio quella della fuga goliardica organizzata dai quattro protagonisti per non pagare il conto del ristorante, complice l’ignaro cameriere.
Il richiamo cinematografico offre lo spunto, a cinefili e non, per una domanda: chi si allontana dal ristorante senza aver pagato il conto cosa rischia giuridicamente?
La risposta presuppone la consapevolezza che quello tra cliente e ristoratore è un vero e proprio contratto in forza del quale il cliente, consumato il piatto che ha ordinato al prezzo indicato, è obbligato a pagarlo.
Ma cosa succede se a questo punto abbandona il locale nella speranza di sottrarsi a tale obbligo? Può essere perseguito per insolvenza fraudolenta in base all’art. 641 del Codice penale se ordina e consuma sapendo di non voler pagare!
Ma il ristoratore cosa può fare per impedire il tentativo di fuga? Non potendo né trattenere fisicamente il cliente – salvo incorrere nel più grave sequestro di persona – né obbligarlo ad esibire un documento d’identità, il titolare del locale non può far altro che chiedere l’intervento delle forze dell’ordine sul posto e sporgere querela, contro ignoti se non conosce le generalità.
In conclusione, ricordando nella pellicola l’emblematica espressione del cameriere che si lamenta del fatto di essere stato lui stesso a dare il via alla “competizione”, un giusto mix tra rimedi giuridici e nuove tecnologie potrebbe ostacolare la fuga del cliente a sbafo.
*A cena con diritto