In crescita l’impatto positivo del sistema Fairtrade

È stato diffuso il rapporto mondiale di Fairtrade che monitora i vantaggi e l’impatto effettivo del commercio equo solidale.

Secondo gli ultimi dati ufficiali sono 186mila i lavoratori impiegati nelle piantagioni dell’organizzazione internazionale che assicura migliori condizioni di vita e lavoro per gli agricoltori e i lavoratori dei Paesi in via di sviluppo. La metà di tutte le organizzazioni del sistema Fairtrade sono in America Latina (52%), area con una forte tradizione cooperativa; il 31% delle organizzazioni dei produttori è in Africa e in Medio Oriente e il 17% in Asia e nella Regione del Pacifico.

I tre prodotti principali per volumi sono banane, cacao e caffè e le vendite sono in aumento costante. Questi tre prodotti da soli contano per l’80% del Premio Fairtrade guadagnato nel 2016. I produttori di banane, infatti, hanno ricevuto 28,5 milioni di euro in premio Fairtrade, quelli di cacao 24,6 milioni di euro e le organizzazioni di produttori di caffè 74 milioni di euro.

Il premio è uno dei maggiori benefici di Fairtrade ed è una somma aggiuntiva che i produttori ricevono oltre al prezzo di vendita e che possono scegliere come investire, per il loro business e per le loro comunità: i produttori lo spendono soprattutto per servizi ai loro membri (il 48%) e per il potenziamento delle loro cooperative mentre i lavoratori impiegati nelle piantagioni lo impegnano in servizi per loro stessi e le loro famiglie (76%), per le comunità (16%) e per la formazione di lavoratori (10%).

Un impatto in linea con le priorità degli obbiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) a livello globale. Secondo la mappatura del report, infatti, più della metà del Premio speso, il 55%, va in direzione “Fame Zero” (SDG 2). Un altro 22% ha contribuito all’obiettivo “No povertà” (SDG 1). Queste le priorità espresse dai contadini e dai lavoratori stessi, attraverso le loro scelte.

 

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