Le Cantine Ferrari premiate da Legambiente

Il  30  giugno, la Carovana delle Alpi di Legambiente ha segnalato esempi di buone e cattive pratiche nell’arco alpino: una delle 15 bandiere verdi 2018 è andata alle Cantine Ferrari per la scelta di puntare sulla conversione alla produzione biologica.

Dal 2017 tutti i vigneti di proprietà del Gruppo Lunelli sono certificati biologici e rispettano il  protocollo “Il Vigneto Ferrari – per una viticoltura di montagna salubre e sostenibile” che vieta diserbo e concimi chimici e limita fortemente l’uso di prodotti di sintesi per la difesa antiparassitaria. L’obiettivo della casa trentina è di trasferire la propria sensibilità ambientale agli oltre 500 viticoltori regionali, con cui collabora, molti dei quali associati al Consorzio Vignaioli del Trentino, come si legge in una nota.

 
Sono ben due le bandiere verdi che vanno alla provincia di Trento, una regione dove il consumo di fitofarmaci è molto elevato, secondo solo al Veneto, e la percentuale di superfici biologiche sul totale delle superfici coltivate è sempre stata bassa rispetto alla media nazionale, come si legge in una nota. Secondo protocolli biologici o biodinamici oggi in Trentino si registrano oltre mille ettari di vigneti, più del 10% del totale, con una grossa crescita dal 2008 in poi.

“L’ottenimento della Bandiera Verde da parte di Legambiente ci rende particolarmente orgogliosi perché corona l’impegno di anni volto a coniugare l’obiettivo dell’innalzamento ulteriore della qualità dell’uva con il rispetto dell’ambiente e della salute dei viticoltori. La nostra visione è che l’agricoltore si trasformi da fornitore di prodotto a custode del territorio”, ha affermato Marcello Lunelli, vice presidente delle Cantine Ferrari.

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