Asolo Prosecco continua a crescere. Al via la riserva vendemmiale

Il Consorzio di tutela Asolo Prosecco, data la crescita della domanda, ha deciso di adottare una misura che garantisca la piena disponibilità futura di prodotto.

Con l’imminente vendemmia 2020 non solo non si ridurranno le rese ad ettaro, come hanno fatto altre Doc, ma verrà richiesta la riserva vendemmiale. Si ipotizza, infatti, che il supero produttivo della Docg asolana possa essere in futuro convertito ad Asolo Prosecco nel caso di eccessi di domanda.

Nello specifico, la decisione assunta dal Consorzio si concentra sulla tolleranza produttiva del 20% che la normativa consente oltre la resa dei 135 quintali ad ettaro prevista dal disciplinare. Il provvedimento ora assunto fa sì che tale supero possa essere provvisoriamente bloccato sui registri di cantina, e che il Consorzio, qualora la domanda continuasse a crescere e una volta sentiti i soci, possa in futuro liberarlo come Asolo Prosecco.

“Visti i tempi – commenta il presidente del Consorzio dell’Asolo Prosecco, Ugo Zamperoni (nella foto) – è una misura in decisa controtendenza. In queste settimane la cronaca del mondo del vino ci sta raccontando, infatti, di molte misure restrittive, anziché di misure espansive come la nostra. Il fatto è che la vendemmia dello scorso anno è stata qualitativamente eccezionale e questo sta contribuendo a fidelizzare un pubblico sempre più esigente.

Fino al 30 giugno scorso la performance dell’Asolo Prosecco segnava un più 8,3%, un trend in continua crescita.

“Stanti anche le dinamiche non omogenee abbiamo la necessità di mantenere una certa competitività come denominazione. Dobbiamo evitare che un eccesso di domanda porti a una tensione su prezzi. Non da ultimo, è necessario che tutti i contratti in essere possano contare su un minimo di scorte”, conclude Zamperoni.

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