L’ascesa di Poke Sun Rice: nel 2022 punta a raggiungere 20 milioni di fatturato

La start up vicentina Poke Sun Rice ha chiuso il 2021 con un fatturato da 7 milioni (+300% rispetto al 2020) e intende raggiungere i 20 milioni nel 2022. Tra le novità di quest’anno, altri 17 locali e il pagamento in bitcoin.

Nata nel 2019 dall’idea del giovane ceo e fondatore Mario Traverso, Poke Sun-Rice è una community dedicata all’healthy food diffusa nel Nord e Centro Italia. La start up è parte di TBT Food, gruppo specializzato in food e retail nel nostro Paese e con un prossimo progetto rivolto anche al mercato estero.

Poke Sun Rise conta oggi più di 100 dipendenti, ma ha l’obiettivo di superare i 200 alla fine di quest’anno. La rapida crescita ha indotto il gruppo a intercettare le esigenze della clientela a cui offrirà anche la possibilità di pagare in bitcoin, diventando, con l’estate 2022, la prima catena di poke in Italia a accettare pagamenti in criptovaluta.

«Una scelta che ci permette di guardare al futuro e di farlo in modo cosciente e sostenibile – spiega Mario Traverso – siamo infatti consapevoli che l’utilizzo delle criptovalute, specialmente a causa del mining, sia un’attività particolarmente energivora. Per questo abbiamo deciso di avviare una collaborazione periodica con la onlus Worldrise, devolvendo loro parte dei pagamenti in Bitcoin che riceveremo in tutti i nostri ristoranti. Una scelta che permetterà ai nostri clienti, dall’estate 2022, di pensare oltre che alla loro salute, anche a quella dell’ambiente».

Worldrise è una onlus che sviluppa progetti di conservazione e valorizzazione dell’ambiente marino attraverso un percorso incentrato sulla sensibilizzazione, la creatività e l’educazione. I progetti di Worldrise vengono coordinati e realizzati coinvolgendo giovani studenti e neolaureati per formare i futuri custodi dell’immensa ricchezza dell’ambiente marino.

FabioAdmin

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