A Milano nasce la Borsa delle commodities
Il 22 giugno, a Milano, si terrà CeMi – commodities exchange Milano, la prima borsa italiana di respiro internazionale dedicata a produzione, trasformazione, commercializzazione, controllo dei prodotti agroalimentari, che vedrà la partecipazione di oltre 600 operatori. Un incontro – al Palazzo del Ghiaccio, dalle 10 alle 17 – per tutti gli operatori del settore, organizzato dall’Associazione Granaria di Milano, con l’esperienza pregressa nella 56esima European Commodities Exchange.
Le commodities agroalimentari valgono per il mercato italiano oltre 5 miliardi l’anno. Nel 2017 hanno significato importazioni di 20,5 milioni di tonnellate e un valore di 5,3 miliardi a fronte di esportazioni di prodotti corrispondenti, carni escluse, per quasi 5 milioni di tonnellate e un controvalore di 3,4 miliardi, si legge in una nota. Un flusso continuo di prodotti necessario alle esigenze dell’industria alimentare italiana, e che in larga parte il Paese non è in grado di produrre anche per mancanza di terra.
L’Italia, secondo importatore europeo di cereali e proteiche, nel solo bimestre gennaio-febbraio 2018 ne ha importati 3,4 milioni di tonnellate, per un valore di 888 milioni di euro; una grande importatrice con un ruolo di prim’ordine nella trasformazione e nel commercio di prodotti agroalimentari.
La nuova Borsa milanese ha l’obiettivo di inserirsi nel calendario dei più importanti appuntamenti internazionali del settore, incontri che si tengono annualmente in città come Parigi, Kiev, Praga, Sète, Barcellona, Budapest, Vienna, e creare nuovi contatti per gli operatori italiani dell’intera filiera: dai produttori, agli importatori ed esportatori di cereali europei ed extraeuropei, dai costruttori di attrezzature industriali e imballaggi, agli operatori dei servizi connessi, tra i quali logistica, trasporti, servizi bancari e assicurativi e noleggi.
“Con l’organizzazione di CeMi, abbiamo raccolto l’esigenza da parte di tutti gli operatori delle commodities di un incontro italiano. Commenta Alessandro Alberti presidente dell’Associazione Granaria di Milano –. “Il successo di numeri e partecipazione che abbiamo riscontrato sin dal primo giorno dell’organizzazione ci fa capire la vitalità del settore e la necessità di un appuntamento annuale di confronto e scambio riguardo al flusso continuo di prodotti necessario alle esigenze dell’industria alimentare italiana, e che in larga parte non siamo in grado di produrre in Italia anche per mancanza di terra”.