Joint venture tra Farmo e Alce Nero nel bio

Farmo, produttore italiano specializzato nel “senza glutine” e Alce Nero, azienda italiana leader nella distribuzione del biologico, hanno dato vita alla joint venture chiamata Fan, un nuovo modello d’impresa biologica ad alto valore tecnologico per la produzione di prodotti da forno bio.

Per il nuovo stabilimento, che si trova a Casorezzo (Milano), sono stati investiti 5 milioni di euro e il fatturato previsto è di 6 milioni il primo anno, con l’obiettivo di raddoppiare il giro d’affari negli anni successivi.

Esteso su un’area di 5mila mq, lo stablimento ha una capacità produttiva di 600 chili di frollini all’ora ed è dotato dell’impiantistica più avanzata per la trasformazione delle materie prime. Per ora la produzione è focalizzata sul bakery dolce, ma è in previsione un grande potenziamento con nuove linee e l’allargamento al bakery salato.

I prodotti (100% italiani) non solo verranno immessi sul mercato nazionale, ma verranno esportati in più di 30 Paesi. L’orientamento alla ricerca, allo sviluppo, la tutela della materia prima e dell’agricoltura, la vocazione al biologico, la trasparenza e il rispetto delle persone e dell’ambiente sono i valori comuni delle due aziende protagoniste di questa joint venture, che rappresenta un modello di business unico nel panorama italiano.

Al taglio del nastro erano presenti Marco Santori presidente di Fan, Remo Giai presidente di Farmo e Massimo Monti amministratore delegato di Alce Nero (tutti e tre nella foto). “La forte crescita del consumo di prodotti biologici negli ultimi anni ha reso il nostro piccolo mercato decisamente più appetibile per grandi aziende, corporate multinazionali e fondi di investimento”, ha spiegato Monti.

“È in atto un fenomeno, in particolare in Europa e Nord America, di fortissima concentrazione: grandi gruppi che acquisiscono, spesso strapagandoli, attori storici del biologico, in numero via via crescente. Tale fenomeno, se da una parte può far prevedere ulteriori ed importanti spazi di crescita, dall’altra porta con sé un rischio concreto di massificazione e quindi di perdita dei valori che storicamente caratterizzano le produzioni biologiche”.

Monti ha concluso: “Tipicità, distintività, territorialità, sostenibilità e rilevanza del ruolo dell’agricoltore e del trasformatore possono coesistere con questo processo? Noi crediamo di no e siamo quindi convinti che, per mantenere e rafforzare la nostra posizione di agricoltori e trasformatori, in un mondo che sta cambiando così velocemente, sia necessario cambiare ed evolvere; ad esempio condividendo, co-creando, mettendo assieme le migliori energie imprenditoriali del nostro Paese. Fan va in questo senso e rappresenta un piccolo e concreto esempio di come si possa intraprendere questa via”.

Recentemente Alce Nero è stata protagonista anche di un’altra alleanza, quella con La Linea Verde – DimmidiSì e Brio per la produzione di una linea di prodotti biologici freschi caratterizzata da “qualità, freschezza, innovazione e alto contenuto di servizio”.

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