Immobiliare, cambiano i piani degli operatori del food
In ascesa il delivery, si rivedono i parametri per i futuri piani di espansione del food retail. Si cercano spazi più piccoli che consentano la consegna a domicilio e dehor.
La grande maggioranza degli operatori food intervistati ha dovuto trovare nuove strategieper mantenere vivo il rapporto con il cliente. Più di un rispondente su due ha intensificato la comunicazione sui social network mentre il 24% ha avviato un piano di promozioni. Egualmente apprezzate sono state le dirette social del «dietro le quinte» in cucina, i tutorial e la messa in vendita di kit per riprodurre a casa i piatti tipici del locale.
Dall’indagine sui cambiamenti di spazio e ricerca location emerge ancora una volta il ruolo fondamentale che il delivery andrà a ricoprire a scapito della somministrazione in loco.
Il 44% dei rispondenti dichiara che per futuri piani di espansione favorirà spazi più piccoli che consentano però consegna a domicilio. Il 40% degli intervistati punta su spazi di maggiore vivibilità, con dehor (24%), o semplicemente maggiori superfici(16%). Il 12% desidera invece location meno centrali tipo negozi di vicinato, una delle tipologie di shop che ha conosciuto meno crisi durante l’emergenza sanitaria.
La survey conferma quanto l’emergenza sanitaria abbia accelerato e favorito l’avvento delle dark kitchen, con conseguenti importanti cambiamenti per la ricerca di future location. Si cercano spazi più piccoli, senza somministrazione, senza vetrine ma con finestrella per la consegna dei pacchi ai rider.
Anche la presenza su strade di grande passaggio non sarà più necessaria, ma altre caratteristiche dovranno essere possedute da questi nuovi spazi, come ampi marciapiedi per le manovre dei riders.