Il St. Hubertus annuncia la chiusura, ma Cook The Mountain continua

Il 24 marzo si terrà l’ultimo servizio del tristellato St. Hubertus a San Cassiano, o almeno così come lo conosciamo. Il St. Hubertus – che ha ottenuto la prima stella Michelin nel 2000, la seconda nel 2007 e la terza nel 2018, oltre alla stella verde nel 2020 – cambierà e riaprirà tra circa un anno e mezzo con nuove vesti: spazi più piccoli, meno coperti, formula più esclusiva.

Secondo quanto rilasciato al Gusto di Repubblica, si tratta di un ripensamento e di una ristrutturazione dell’intero complesso alberghiero che ospita il ristorante capitanato dal 1994 dallo Norbert Niederkofler, ideatore della filosofia di cucina Cook The Mountain, stimata e diffusa in tutto il mondo.

Le dichiarazioni

In relazione alla notizia, lo chef Norbert Niederkofler ribadisce che la chiusura per ristrutturazione del ristorante prevista da fine marzo 2023, è conseguente alla scelta della proprietà di rinnovare l’albergo nel quale è inserito.

«Questo progetto era in cantiere da mesi. Appoggio completamente la scelta di rivedere il concetto alla base della struttura e della cucina e, in quest’ottica, metto a disposizione la mia esperienza. In merito alle Stelle Michelin sarà solamente questa a definire le future possibili assegnazioni. Da parte mia, posso garantire che farò tutto il possibile per confermarle», afferma lo chef altoatesino.

E conclude: «Con la proprietà non abbiamo ancora definito quale concetto affrontare per una possibile riapertura del St. Hubertus. Pertanto, da fine marzo mi concentrerò nel portare avanti i progetti che da anni sto seguendo con la società Mo-Food, di cui sono co-proprietario insieme a Paolo Ferretti. Tra questi, continuerò a sostenere la filosofia di “Cook the Mountain”, innanzitutto con lo sviluppo di AlpiNN Food Space & Restaurant a Plan de Corones. Inoltre, continuerò a favorire la formazione dei giovani, anche mediante il percorso triennale di Scienze Enogastronomiche di Montagna con la Libera Università di Bolzano, con il progetto che stiamo sviluppando con il ristorante Horto a Milano e attraverso nuove iniziative legate all’idea gastronomica sostenibile di CARE’s: in Regione, fuori Regione e fuori dall’Italia, delle quali per ora sono costretto a mantenere la riservatezza».

Letizia Ceriani

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