Il codice a barre festeggia 45 anni

Nel 1974 il codice a barre passò per la prima volta dalla cassa di un negozio, con la vendita di una confezione di chewing-gum Wrigley’s gusto juicy fruit. Adesso viene scandito 6 miliardi di volte ogni giorno.
Il primo “beep” risale al 1974 in una città dell’Ohio. Il codice a barre GS1 oggi celebra 45 anni e viene usato da 60 milioni di italiani e da miliardi di persone nel mondo, in oltre 150 Paesi.
Questo segno grafico, composto da 13 barre verticali (a ciascuna delle quali corrisponde una cifra), è considerato a tutti gli effetti una delle invenzioni più significative della storia moderna, uno strumento globale che viene riconosciuto sempre e ovunque.

Quasi mezzo secolo di storia per un’innovazione che ha rivoluzionato prima il commercio, poi altri settori, anche online e ha reso visibili i prodotti lungo tutta la supply chain, tracciandoli e condividendone le informazioni per ridurre errori e problemi di filiera.

Ora a sviluppare e mantenere il codice a barre GS1 e gli altri standard internazionali è GS1, l’organizzazione mondiale neutrale e no profit presente in 114 paesi. In Italia è rappresentata da GS1 Italy, l’unico ente autorizzato a rilasciare il GS1, a cui aderiscono 35mila imprese di produzione e di distribuzione di beni di consumo.

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