Ceresio Investors: “Cresce il mercato m&a nel food”

Ceresio Investors, in un suo studio sul mercato 2016-2018, conferma l’attrattiva delle aziende made in Italy – in testa Usa, Francia e Regno Unito – con una crescita di nuove categorie, tra cui il Food.

Ceresio Investors, la family office di natura bancaria che ha recentemente cambiato nome, ha fatto un punto sul mercato m&a, che tra gennaio e marzo 2019 ha subito una frenata a livello globale che ha coinvolto anche l’Italia. Nel Bel Paese, infatti, nel primo trimestre sono state chiuse operazioni per un totale di 4,2 miliardi di euro, contro i dieci miliardi del primo trimestre 2018, che si traducono in 165 operazioni, ovvero due in meno rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente.

Le operazioni m&a Italia su Italia sono state 84 per un totale di 350 milioni. Arrivano invece a due miliardi gli investimenti esteri in società italiane, per un totale di 48 transazioni.

Di gran lunga i nostri primi investitori nel triennio 2016-2018 sono gli Stati Uniti, sia per numero di operazioni (circa 450) che per valore (oltre 25 miliardi di euro). Seconda la Francia, e a seguire Regno Unito, Cina, Norvegia e Germania; si sono distinti tra gli altri anche Paesi Bassi, Giappone e Spagna.  Per valore delle operazioni il nostro mercato preferito sono gli Usa, con quasi otto miliardi di euro investiti. Per numero di operazioni, invece, spicca il Regno Unito, dove negli ultimi tre anni sono state oltre 50 i deal conclusi. Seguono Spagna, USA, Germania e Francia.

Secondo Ceresio Investors tra i settori italiani più forti spicca l’healthcare, al contrario, all’estero, i settori dove si concentrano le operazioni più grandi per gli investitori italiani sono le Infrastrutture ma sopratutto il Food & Beverage, ne è un esempio l’operazione FerreroNestlé Confectionary USA).

In sintesi, dall’analisi del Ceresio Investors, emerge che quest’anno continuerà la tendenza a razionalizzare la struttura societaria delle aziende tramite l’attività di merger and acquisition e a concentrarsi sul proprio core business, attraverso spin-off, split-off e acquisizioni nello stesso settore.

“In Italia, i settori nei quali si prevede maggiore fermento e interesse da parte del private equity per il 2019 sono il Food & Beverage e l’Healthcare, come pure l’Information Technology: ci si rivolgerà sempre più ad aziende con buona tecnologia e competenze digitali, oltre che con una forte propensione internazionale”, precisa Alessandro Santini (nella foto) Head of corporate advisory di Ceresio Investors.

 

 

 

 

 

 

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