Fico compie un anno: 50 milioni di fatturato e 2,8 milioni di presenze

Fico Eataly World festeggia il suo primo anno di vita. Il Parco del cibo italiano, aperto il 15 novembre 2017 a Bologna, è il più grande del mondo e dopo Expo ha raccolto la sfida di rappresentare il cibo italiano “dal campo alla forchetta” e promuovere la dieta mediterranea riunendo per la prima volta, in un unico luogo, tutte le filiere dell’agroalimentare Made in Italy. Un anno di primati raggiunti e da coltivare, con una forte vocazione internazionale e una profonda connessione con i territori italiani, ed un 2019 che vedrà investimenti e innovazioni rilevanti.

 

Nei primi 12 mesi dall’apertura, Fico Eataly World ha attratto 2,8 milioni di presenze, il 70% delle quali da fuori Bologna e il 30% dalla città, con un fatturato complessivo di circa 50 milioni, in linea con il business plan. Questi in sintesi i dati rilevati da Nomisma il Parco avrebbe generato un indotto diretto per la città di Bologna di 23,1 milioni.

Registrati anche i numeri della sostenibilità ambientale e sociale. Sono 150 le aziende che hanno contribuito a realizzare il Parco e 100 le eccellenze di tutta Italia, dalla Sicilia al Trentino, che dall’apertura ad oggi hanno contribuito a farlo crescere, generando circa 900 occupati, che arrivano a 3mila con l’indotto: in gran parte giovani, e con una alta percentuale di occupazione femminile. Nel primo anno, sono state 158mila le persone e 40 mila gli studenti che hanno preso parte o prenotato attività per le scuole; di queste, mille persone con esigenze speciali hanno usufruito di tour organizzati per il turismo accessibile. Nel Centro congressi si sono svolte 192 giornate di eventi del mondo dell’imprenditoria e delle istituzioni, che hanno visto la partecipazione di oltre 90 mila visitatori business.

Il prossimo anno, Fico Eataly World punta a stringere nuovi accordi anche all’estero per valorizzare l’agroalimentare italiano e la destinazione Italia, e ad ampliare ulteriormente l’offerta con importanti innovazioni che riguarderanno anche la struttura. La Fabbrica Italiana Contadina si doterà infatti di un vero e proprio Parco divertimenti rivolto alle famiglie, realizzato dal gruppo Zamperla. Con un investimento di 11 milioni di euro, la nuova struttura di entertainment offrirà 12 attrazioni innovative e occuperà 60 persone.

Inoltre – grazie a un accordo siglato tra il Comparto A del Fondo PAI-Parchi Agroalimentari Italiani, costituito e gestito da Prelios SGR, e Starhotels – FICO Eataly World sarà arricchito e completato da un albergo 4 stelle plus con circa 200 camere, aree di servizio, meeting e conference room, area colazioni e caffetteria, reception uffici, due piscine, palestra e SPA. L’hotel, progettato dallo studio di architettura Iosa Ghini Associati, è pensato in un’ottica di totale ecosostenibilità e nascerà dall’attento recupero strutturale e funzionale dell’ex Mercato Florovivaistico di Bologna.

Fico è anche campione di sostenibilità: i 100 mila metri quadrati, all’aperto e copertsono stati realizzati riconvertendo le aree del CAAB senza consumo di suolo, mentre tre milioni di kwh di energia pulita sono stati utilizzati grazie all’impianto fotovoltaico sul tetto. La sua produzione energetica, pari a 15 MWh, verrà a breve potenziata. Nel primo anno, 10mila chili di alimenti invenduti sono stati donati ad associazioni che si occupano di persone bisognose, 7 mila metri cubi di litri di acqua potabile sono stati risparmiati utilizzando acque di bonifica per l’irrigazione. A quota 10 milioni i piatti, bicchieri e posate in materiali biodegradabili utilizzati, dunque senza immettere plastica nell’ambiente.

L’anima scientifica e culturale del Parco è la Fondazione Fico per l’educazione alimentare e alla sostenibilità, che unisce le competenze di quattro Università e che nel primo anno ha dato vita a 250 eventi, mostre e iniziative e oltre 500 ore di formazione. La Fondazione ha così generato oltre 40mila presenze, dando vita ad un network di oltre 100 partners culturali e istituzionali, dalla FAO al Ministero dell’Ambiente, dal CSE di New Delhi alle Università, agli enti di ricerca sul cibo nazionali e internazionali.

“Il primo anno di Fico – afferma Matteo Lepore, assessore al Turismo e Promozione della città del Comune di Bologna – è andato molto bene, i numeri ci confortano. Fabbrica Italiana Contadina è un progetto che è diventato realtà, che internazionalizza Bologna e la fa confrontare con mercati e temi sfidanti. L’obiettivo è continuare a fare sì che rimanga un incubatore di idee e di imprese senza mai perdere l’autenticità e il peso culturale”.

“Il nostro sogno – sottolinea l’amministratore delegato di Eatalyworld, Tiziana Primori – è diventato realtà: una realtà viva e autentica, che viene studiata a livello internazionale e che sta diventando una piattaforma per portare i nostri prodotti e le grandi competenze delle nostre aziende agroalimentari nel mondo. Mentre decine di comuni e realtà locali hanno trovato nel Parco un luogo dove portare e far conoscere al grande pubblico la cultura, i prodotti, le tradizioni e i saperi del territorio che sono la nostra incomparabile ricchezza. Fico è l’Italia, ed è il frutto di un grande lavoro di squadra, di chi ha creduto in questo progetto e dell’impegno delle aziende e delle persone che ogni giorno lavorano per far conoscere, capire e apprezzare il nostro cibo”.

«A un anno dall’inaugurazione del Parco, la ricaduta sulla città è evidente – afferma Andrea Segrè, Presidente Fondazione FICO: gli investimenti privati per 200 milioni pervenuti al Fondo PAI, che presiedo, sono un grande risultato sotto gli occhi di tutti, con le loro ricadute positive. Un “ecosistema” economico – ecosostenibile che impegna quotidianamente Fondazione Fico nella produzione di contenuti, progetti e percorsi legati alla sostenibilità e all’educazione alimentare: oltre 500 ore di formazione gratuita rappresentano una mole di materiale straordinario per qualità e quantità.

“A distanza di un anno dalla sua apertura possiamo ritenerci soddisfatti per quanto riguarda l’andamento del parco – dichiara Andrea Cornetti, Direttore Generale di Prelios SGR che ha istituito e gestisce il Fondo PAI Parchi Agroalimentari Italiani -. La soddisfazione va al di là dei numeri e dell’aspetto puramente economico del progetto. In primis come operatore – grazie anche all’aiuto di tutti gli investitori – abbiamo reso possibile la strutturazione di una operazione molto complessa, e in tempi rapidissimi, come quella del progetto Fico Eataly World. Abbiamo raggiunto obiettivi non soltanto economici ma anche qualitativi. Non a caso sono giunti anche riconoscimenti internazionali come il MIPIM Award 2018, “Oscar” del settore immobiliare. Fico ha inoltre dato un importante all’occupazione, creando posti di lavoro per i giovani sia direttamente sia nell’indotto. E ha contribuito ai flussi sulla città di Bologna grazie sia ai visitatori del Parco, sia a organizzazioni e aziende che utilizzano in misura importante il Centro Congressi di Fico Eataly World”.

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