Fattore R: la resistenza e reazione della ristorazione

di francesca corradi

Il 2020 sarà ricordato per il Covid-19 e gli effetti diretti e indiretti che ha provocato. La ristorazione italiana non è certo rimasta indenne. La “bolla del food”, così in molti hanno definito la crescita esponenziale del settore nel post Expo, è implosa. Gli imprenditori, però, non si sono fatti scoraggiare e, in buona parte, si sono rimboccati le maniche.

Gli chef prima di essere celebrità della tv e testimonial di brand sono artigiani abituati alla fatica e, in quest’anno horribilis, hanno sfoderato forza e creatività, che forse non pensavano nemmeno di avere, resistendo e reagendo.

Foodcommunity.it ha continuato a raccontare le loro “gesta” – uso volutamente questa parola perché, per certi versi, si tratta di una piccola impresa eroica – dando spazio alle buone notizie, nonostante tutto.

C’è chi ha continuato a portare il made in Italy all’estero, chi invece ha coronato il sogno di una vita aprendo un ristorante di proprietà, sostenendo anche economicamente una filiera fatta di piccole realtà. C’è chi invece ha sviluppato business paralleli – dal delivery all’e-commerce – e chi ha portato avanti progetti etici e sostenibili.

Lunedì 30 novembre, sono stati premiati alcuni protagonisti di questa resistenza durante la quarta edizione dei Foodcommunity Awards. I riconoscimenti conferiti ai grandi chef e alle realtà imprenditoriali più performanti nel 2020 sono 43. Si tratta di professionisti che, oltre ad aumentare la reputazione della cucina in Italia e nel mondo, hanno creato valore per il territorio.

I vincitori possono essere l’esempio al quale ispirarsi per non mollare ma rinascere, nel 2021, “nonostante tutto”. Andate a vedere chi sono e a leggere lo loro storie cliccando qui.

 

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