Emergenza Ristorazione: crollo di 56 miliardi dal 2019. L’allarme da Fipe-Confcommercio

Fipe-Confcommercio lancia l’allarme per la ristorazione. Dal 2019, si registra una perdita di oltre 56 miliardi di euro.

L’improvvisa ripresa dei contagi che ha compromesso il mese più importante per i consumi, dicembre, facendo ripiombare il settore dei pubblici esercizi nella piena emergenza. Fipe-Confcommercio ha inviato una lettera ai Ministeri del Lavoro e del Turismo per fare in modo che le imprese del settore siano comprese nel prossimo decreto di sostegno alle realtà in crisi, che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni all’attenzione del Consiglio dei ministri.

«Tutto questo – ha sottolineato Roberto Calugi (nella foto), direttore generale di Fipe – impone di considerare la ristorazione e i pubblici esercizi alla stregua di altri settori dell’offerta turistica italiana. Discoteche, locali presenti in particolare nei centri storici delle città d’arte, aziende di catering e banqueting, mense, ristorazione commerciale negli aeroporti e negli snodi turistici e centri deputati al gioco sono in profondo rosso. Il mese di dicembre ha vanificato gli sforzi e l’ottimismo dell’estate e ci ritroviamo ancora in stato di emergenza. Bisogna agire e bisogna farlo subito».

I NUMERI

Nel 2020 i consumi nella ristorazione sono calati del 37,4%, pari a 32 miliardi di euro rispetto al 2019. A questi si aggiunge il 28% dei consumi perduti nel 2021 rispetto al 2019: altri 24 miliardi, per un totale di 56 miliardi di euro in meno spesi da famiglie e turisti, italiani e stranieri, all’interno dei pubblici esercizi.

45mila imprese sono scomparse in meno di due anni, 300mila lavoratori hanno perduto il proprio impiego mettendo in difficoltà centinaia di famiglia.

FabioAdmin

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