E-commerce, una leva per il food made in Italy
L’acquisizione di Whole Foods da parte di Amazon per 13,7 miliardi di dollari è un chiaro segnale della direzione che sta prendendo il mercato della distribuzione, che vede abbattere i confini tra il commercio elettronico e quello fatto di strutture fisiche e prodotti a portata di mano.
Secondo i maggiori esperti del settore e addetti ai lavori, si tratta di un fatto epocale che consolida la posizione di primo retailer al mondo dell’azienda di Jeff Bezos e il ruolo dell’e-commerce come principale canale di vendita presente e futuro.
«Amazon e in particolare Bezos sono uno dei migliori gruppi di manager al mondo», spiega Luigi Consiglio (nella foto), presidente di Gea-consulenti di direzione e tra i fondatori di Italia del gusto, consorzio nato per la promozione internazionale dell’eccellenza food italiana.
«Hanno acquistato il Washington Post in crisi e lo hanno reso un successo importante. Anche Whole Foods è un’azienda in crisi, gli utili sono in caduta libera, ma Amazon è in grado di svolgere il turnaround di cui Whole Foods ha bisogno». Dopo questa acquisizione, secondo Consiglio, Amazon «potrebbe ragionevolmente utilizzare i sistemi di fornitura di Whole Foods per sviluppare le proprie vendite online anche nei settori in cui è deficitaria: il fresco, il bio e tutta la componente più moderna e ricca del consumo».
Più in generale, oggi l’e-commerce è il canale di vendita in maggiore crescita nel mondo con grandi vantaggi per il consumatore, che si possono riassumere nell’offerta potenzialmente infinita, nella convenienza del prezzo e nella comodità di acquisto.
Nel settore food, spiega Consiglio, l’e-commerce «consente di proporre un numero infinito di prodotti, raccontandoli e spiegandoli direttamente al consumatore finale» attraverso descrizioni dettagliate e immagini. Inoltre l’online «evita il filtro e la selezione operata dalla distribuzione tradizionale», dove gli scaffali rappresentano «un enorme limite per le vendite delle aziende, soprattutto quelle di dimensioni minori».
In Italia, secondo i dati dell’osservatorio Netcomm e del Politecnico di Milano, il mercato e-commerce food & grocery nel 2017 vale 812 milioni di euro, in crescita del 37% rispetto al 2016, anche se incide ancora marginalmente (4%) sul totale del mercato e-commerce b2c italiano, pari a quasi 23 miliardi di euro.
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