Coldiretti: “per il biologico servono più controlli”
Sei italiani su dieci acquistano regolarmente o qualche volta prodotti biologici, con un incremento delle vendite del 10%, nel 2018. Coldiretti propone un marchio made in Italy
Con l’aumento dell’interesse per il biologico (clicca qui per leggere l’articolo di MAG 123) è cresciuto anche il rischio di truffe: le notizie di reato sono quintuplicate rispetto all’anno precedente secondo un’analisi Coldiretti su dati Icqrf, con 88 casi nel 2018 rispetto ai 19 nel 2017, in molti casi proprio inerenti a falsi prodotti biologici importati dall’estero, come nel caso del succo di mela.
“Con il 64% degli italiani che acquista regolarmente o qualche volta prodotti biologici è importante garantire la trasparenza”, afferma Coldiretti nell’esprimere apprezzamento per l’operazione Bad Juice. Si tratta di un’azione condotta dall’Ispettorato centrale per la repressione delle frodi (Icqrf) e diretta dalla Procura della Repubblica di Pisa, con la collaborazione di Eurojust, che ha scoperto una maxi frode con il sequestro di 1.411 tonnellate di prodotto extracomunitario adulterato e falsamente designato “biologico” tra succhi, confetture e conserve alimentari.
In pericolo c’è il primato dell’Italia nel settore, che è al vertice europeo per numero di imprese che coltivano biologico con quasi 65mila aziende.
“L’importante attività di vigilanza e controllo va ora sostenuta – conclude Coldiretti – con la definizione di un vero e proprio marchio per il biologico made in Italy che garantisca una piena trasparenza ai consumatori rispetto a quanto portano in tavola in un settore che negli ultimi anni ha visto un costante incremento in doppia cifra dei consumi”.