Cia: nel 2022 l’export agroalimentare italiano raggiunge i 60 miliardi (+16,7%)
L’export agroalimentare Made in Italy, dopo il traguardo di 52 miliardi raggiunti nel 2021, segna un nuovo primato, conquistando quota 60 miliardi di euro nel 2022.
Nonostante la crisi e l’impennata dei costi per le imprese, vino, pasta, ortofrutta, salumi e formaggi tricolori continuano a macinare risultati super sui mercati stranieri, registrando una crescita del 16,7% nell’anno appena trascorso e confermando il settore uno dei traini dell’Italia nel mondo. Così Cia-Agricoltori Italiani, commentando i dati Istat sul commercio con l’estero diffusi oggi.
«È un risultato straordinario – dichiara il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini – che certifica ancora una volta la qualità e il valore indiscusso del cibo italiano a livello globale, che è sempre più apprezzato e ricercato, crescendo in reputazione e fama».
«Le aziende agricole continuano a dimostrare di essere pronte e capaci di affrontare le sfide dei mercati internazionali – continua Fini – sebbene affrontino una fase molto difficile, sfiancate dai rincari e dagli effetti di guerra e cambiamenti climatici. Per questo, la politica deve sostenere davvero il settore primario, in primis sul fronte interno, con interventi che vadano verso semplificazione e meno burocrazia, riequilibrio dei rapporti di filiera e remunerazione dei redditi degli agricoltori, miglioramento della logistica e dei trasporti, messa a punto di strumenti più moderni ed efficienti per gestire crisi di mercato e conseguenze degli eventi estremi. Solo così, si potranno rafforzare i risultati eccezionali sui mercati esteri -conclude il presidente di Cia- e consolidare il valore prioritario e strategico del nostro agroalimentare».