Nel futuro di Cattel anche la ristorazione specializzata e le catene

Non si ferma neanche in periodo di Covid-19 l’evoluzione di Cattel, realtà che distribuisce prodotti food e no-food nell’horeca. Dal ristorante con cucina casalinga a quello stellato, dal chiosco balneare al rifugio montano fino ad arrivare alle catene della ristorazione organizzata e specializzata.

Cogliendo ampi margini di crescita nell’area delle catene ristorative, l’azienda veneta – fondata e diretta da Gianfranco Cattel (nella foto) –  si è attivata per raggiungere e rifornire anche i franchisee. Si è così sviluppata un’area di distribuzione parallela, sempre legata all’horeca e al core business dell’azienda, ma meno frammentata e mutevole.

I primi a cogliere l’opportunità di affidarsi a un fornitore unico, trasversale, ma soprattutto competente, sono state alcune catene di sushi e di poke, in grande espansione.

Cattel ha messo in campo le alternative delle sue 7mila voci a catalogo e, in primis, il freschissimo pesce della private label Jesolpesca. L’azienda è stata in grado di ottimizzare è stato l’ampliamento della proposta di semilavorato, pronto per essere personalizzato dall’impronta dello chef o della catena. Un prodotto dall’alto contenuto di servizio, quindi, che servirà ancor più all’azienda veneta quando il mercato uscirà dall’attuale impasse.

 

Mossa dalla volontà di estendere il business in contesti in linea con le attività aziendali anche la scelta di rifornire le pescherie. Si tratta infatti di negozi altamente specializzati, dalla forte connotazione rionale, che vivono sulla fidelizzazione della cliente e sull’alto valore del prodotto e servizio offerto.

Leggi l’articolo: Cattel cresce del 25% e raggiunge i 112 milioni

Leave a Reply

SHARE