Capitaneo’s table: a Milano apre Verso
di letizia ceriani
I fratelli Remo e Mario Capitaneo, pugliesi classi ’82 e ‘85, da giovanissimi migrano a Milano guidati dalla passione per la cucina. Si precedono, per poi raggiungersi, in varie case stellate (Berton, Cracco Peck, Devero, Mudec) finché quest’anno decidono di dare vita insieme al progetto Verso, in Piazza Duomo.
Da Verso costruiscono una ristorazione che elabora i concetti di condivisione, familiarità e contatto. Tutto grazie all’escamotage dello chef’s table, il tavolo dello chef che si inserisce nella sala e dialoga con i commensali (qui 28). La cucina a vista è stata disegnata e progettata da Icaro Milano mentre l’arredamento è stato affidato allo studio Andrea Langhi Design.
Nell’intervista a MAG, i fratelli chef Remo e Mario Capitaneo raccontano il nuovo progetto milanese.
Una carriera all’insegna della cucina di altissimo livello e ora un ristorante tutto vostro. Come nasce il progetto Verso?
Il nostro progetto da solisti nasce durante il lockdown. Un momento difficile con tanti aspetti negativi ma che ha anche dato a tutti la possibilità di avere tempo per riflettere su di noi e sul nostro futuro.
Così, abbiamo pensato a un ristorante che avesse un concept realmente differente: non solo la cucina a vista – ormai diffusa in molti locali -, ma un luogo in cui l’ospite fosse veramente al centro dell’attenzione sia da parte chef che da parte del servizio in sala.
Quindi “Verso” …
“Verso” un nuovo rapporto con il cliente, più vicino e familiare. Tutti i coperti ruotano attorno allo chef’s table…
Abbiamo immaginato un ristorante in cui la barriera fra sala e cucina fosse dissolta. Una cucina aperta, allargata, sconfinante, che invade pacificamente la sala, fondendosi in un unicum. Abbiamo moltiplicato l’idea dello chef’s table, esperienza molto ambita da tutti i clienti.
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