Cantele festeggia i 20 anni di Amativo e i 5 milioni di fatturato della cantina

Augusto Cantele, per primo in tutta la Puglia, decise di creare un vino capace di coniugare al meglio la forza e la morbidezza del Primitivo con la struttura e la complessità del Negroamaro. Nasceva così 20 anni fa Amativo, che nel nome come nel calice, porta in sé i due vitigni più importanti e noti della Puglia. Negli anni quello che era iniziato come poco più che un esperimento ha fatto da apripista e ha contribuito a far conoscere le potenzialità che i due vitigni possono offrire insieme, conseguendo successo e apprezzamento sempre crescenti in Italia e nel mondo. Oggi Cantele ha un fatturato complessivo di 5 milioni di euro per un totale di 1,5 milioni di bottiglie prodotte di cui il 60% va veduta all’estero.

I quattro cugini Gianni e Paolo, Umberto e Luisa, che rappresentano la terza generazione della famiglia Cantele, insieme a Domenico, festeggiano il successo di questo grande vino:

“Siamo molto orgogliosi del nostro Amativo: oltre a essere l’unico blend della nostra azienda, per noi ha un grande valore affettivo essendo indissolubilmente legato a mio padre Augusto che ora non c’è più – afferma Paolo Cantele, Responsabile Commerciale Italia – Amativo rappresenta il nostro legacy wine in quanto ha segnato il passaggio di testimone tra i nostri genitori, Augusto e Domenico, e noi: mio fratello Gianni, enologo dell’azienda, i miei due cugini, Umberto e Luisa e io. Allo stesso tempo lo consideriamo il nostro prodotto simbolo anche perché è un vino non facile da produrre, essendo frutto di due vitigni molto diversi che hanno tempi di raccolta differenti e proprio per questo ci sembra rappresentativo dell’impegno, del carattere e della continuità di visione che attraversa le generazioni della nostra famiglia.”

Cantele si trova a Guagnano nel Salento e rappresenta una delle più importanti aziende vinicole della Puglia. La storia dell’azienda ha inizio negli anni Cinquanta con “una emigrazione al contrario”, con Giovanni Battista Cantele e sua moglie Teresa Manara che da Imola si trasferiscono al Sud spostando la famiglia nel Salento. Negli anni Settanta i figli Augusto e Domenico danno una svolta decisiva all’impresa di famiglia con l’acquisto dei primi vigneti che oggi si compongono di 50 ettari di proprietà e 150 in conduzione.

 

 

FabioAdmin

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