La Calabria sbarca a Roma con Forte Street Sud
Il nuovo format di ristorazione, ideato dal patron Giuseppe Marturano, riscopre e ripropone il cibo da passeggio calabrese.
Dopo Forte – Terra, Sole, Passione, al civico 20 di via Giuseppe Marcotti apre Forte Street Sud. Rispetto al capostipite, nato due anni e mezzo fa, l’esperimento di via Catania 94, è un format con un grande accento al cibo da strada.
In comune le due realtà hanno l’attenzione per le materie prime realizzate in larga parte da piccole aziende locali calabresi. Farine di grani antichi, salumi e formaggi tipici, prodotti sott’olio, birre artigianali, una lunga lista di piccole produzioni, in buona parte sconosciute.
Il menù di Forte Street Sud si articola in quattro sezioni principali, a partire dai panini integrali, proposti in alcune versioni ispirate alla tradizione calabrese, oppure componibili a scelta, abbinando tra loro ingredienti singoli d’eccellenza.
Una novità assoluta, per Roma, è poi rappresentata dalla Lestopitta, una sorta di sottile piadina a base di farina, olio e sale, che viene fritta nell’olio bollente e poi farcita. Dal capocollo al pecorino di Monte Poro, dalla ‘nduja alla provola silana, dalla cipolla di Tropea alle melanzane sott’olio.
Altro prodotto tipico della tradizione è poi la Pitta Chjina, ovvero la focaccia al forno farcita, che anche in questo caso viene realizzata in sei varianti speciali, derivate dalle antiche tradizioni contadine della terra dei Bruzi.
Panini, Lestopitte e Pitte chjine vengono preparati impastando le farine artigianali di Mulinum – Il primo mulino dei contadini. La realtà imprenditoriale, nata nel 2016 in Calabria grazie ad un crowdfunding lanciato su Facebook, fornisce farina 100% integrale di grano duro qualità Senatore Cappelli e farina integrale di grano tenero qualità Verna.
Altro capitolo del menu sono poi i fritti tipici del cartoccio calabro, con le zippule, nella versione con alici o a base di ‘nduja, le curude i patati, impastate con farina e patate, e fritte nella tipica forma a ciambella. E poi ancora supplì alla ‘nduja, vecchji, vrascioli, frittelle e peperone crusco.
Oltre a queste sezioni principali ci sono poi i tartufi di Pizzo come dessert, le birre artigianali, i vini calabresi, le conserve, il pomodoro. Tanti sono i prodotti, delle campagne calabresi, che è possibile acquistare anche nelle confezioni originali o nella linea di vasetti sott’olio.
Forte è quindi un progetto che affonda le radici nella storia di alcuni territori troppo spesso trascurati, anche dal punto di vista gastronomico. Il format tenta, inoltre, di rilanciare certe tradizioni secolari in un contesto urbano e contemporaneo, votato sempre di più all’istantaneità della fruizione.