Buttadentro: il provvedimento del Comune di Ischia
*a cena con diritto
Acchiappini o buttadentro. Si tratta di figure in costante aumento nelle quali ci si imbatte in città d’arte o destinazioni estive la cui attività consiste nel convincere i turisti a entrare in bar o ristoranti. È di questi giorni la notizia che il Comune di Ischia ha adottato un’ordinanza sindacale con cui, per finalità di tutela dell’ordine pubblico e di valorizzazione della proposta turistica del territorio, vieta espressamente tale attività.
Il provvedimento, dal titolo “Divieto di svolgere sulle strade pubbliche e piazze, su aree pubbliche in concessione e private ad uso pubblico, attività di intermediazione e/o promozione di offerte di beni e servizi all’esterno dei locali, inclusa la pubblicità ambulante con qualsiasi forma o mezzo”, inibisce tale comportamento a camerieri o addetti ad attività di ristorazione stabilendo espressamente la responsabilità dei titolari di concessioni di suolo pubblico per attività commerciali nel caso in cui sia il personale a violare tale divieto.
Viene concessa alle attività di somministrazione la possibilità di esporre, nelle superfici oggetto di concessione, cartelli contenenti menu purché di dimensioni massime pari a 70 x 50 cm, sempreché non costituiscano ostacolo fisico ai pedoni ed anche visivo alle attività finitime.
La violazione di tali disposizioni viene sanzionata con il pagamento di una somma compresa tra 173 euro e 694 euro ai sensi dell’art.20 comma 4 del codice della strada, ferma la possibilità, nel caso di ripetute violazioni, dell’ulteriore sanzione, previa diffida, della sospensione dell’attività commerciale fino a tre giorni.
*di alessandro klun