Ristorazione, Bun verso i 4 milioni di euro entro il 2021

La corsa di Bun non si arresta. Il format di ristorazione mette a segno una serie di aperture, a Milano e Torino, che si aggiungono al punto vendita di Arese.

Tutto questo è stato possibile anche grazie all’iniezione di 700mila euro di capitale avvenuta nei giorni scorsi. Hanno partecipato tutti i soci del brand, tra i quali si annoverano importanti esponenti del mondo food – provenienti da realtà quali McDonald’s, KFC, Cioccolatitaliani, Poke House, Dispensa Emilia – la famiglia Marzotto e lo stesso ceo di Bun Danilo Gasparrini (nella foto).

Danilo Gasparrini - ceo di Bun Burgers
Danilo Gasparrini – ceo di Bun Burgers

“Era necessario supportare velocemente l’espansione dei ristoranti, secondo un business plan che porterà a 4 milioni di euro le performance entro il 2021 grazie a opening strategici – ha commentato proprio Gasparrini -. Noi, come altri imprenditori italiani, non ci siano tirati indietro e abbiamo continuato a investire puntando su un cambiamento necessario, il segmento delivery, che non ha stravolto la nostra essenza ma l’ha arricchita”.

Nuovo capitolo che intende la ristorazione in chiave ibrida, vale a dire promuovendo, accanto alla formula tradizionale del ristorante, quella del servizio di delivery.

Entro dicembre sono previste le aperture di altri due ristoranti, uno a Milano e uno a Torino. Un  terzo punto vendita aprirà, sempre nel capoluogo lombardo, nei primi mesi del 2021. Si dovrebbe trattare di locali in senso classico, per i quali sono stati studiati dei concept speciali, come si legge in una nota.

 

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