Asolo Prosecco a fianco della ristorazione trevigiana

Le bollicine asolane presentano dodici ristoranti attraverso una campagna di comunicazione sui quotidiani locali e sui profili social del Consorzio.

Una nuova occasione per rinforzare la rete territoriale e condividere la ripartenza: è la proposta del Consorzio Asolo Prosecco ai ristoranti della provincia di Treviso. Un progetto che nasce dal desiderio del Consorzio di sostenere gli imprenditori e lavoratori del settore, fortemente penalizzati da lunghi mesi di chiusure e restrizioni.

Si tratta di una campagna di comunicazione in cui dodici ristoratori trevigiani sono ritratti con un calice di Asolo Prosecco e un piatto emblematico locale.

Scatto dopo scatto, saranno presentati sulle pagine dei principali quotidiani della provincia di Treviso e nei profili social del Consorzio: Stefano De Lorenzi della Trattoria Due Mori di Asolo, Giovanni Merlo del Ristorante La Paterna a Giavera del Montello, Ermanegildo Baggio della Locanda Baggio ad Asolo, Claudio Gazzola dell’Osteria alla Chiesa a Monfumo, Marco Pincin di Casa Brusada a Crocetta del Montello, Sara Parolin di Liberal a Selva del Montello, Alessandro Breda del Gellius a Oderzo, Waldemarro Leonetti del ristorante Marcandole a Salgareda, Manuel Gobbo e Beatrice Simonetti di Le Beccherie a Treviso, Nicola Dinato di Feva a Castelfranco Veneto, Tommaso Pardo di Antica Torre a Treviso e Rocco Santon e Nicola Cavallin del Noïr a Ponzano. La campagna avrà inizio sabato 15 maggio e terminerà mercoledì 26 maggio.

La selezione dei ristoranti è stata curata dal critico gastronomico Marco Colognese. I ritratti sono stati, inoltre, realizzati dai fotografi Filippo Guerra e Roberta Cozza.

“Vogliamo dare un messaggio di vicinanza e sostegno reciproco – spiega Ugo Zamperoni, Presidente del Consorzio Asolo Prosecco – invitando inoltre alla riscoperta e alla valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche del nostro territorio. Dopo tanti mesi nelle proprie abitazioni è importante ricominciare a frequentare le realtà locali, che operano in sicurezza e nel rispetto delle norme sanitarie. L’accoglienza fa parte dello spirito dei nostri soci, condividerla con i ristoratori è un modo per ripartire assieme. Facciamo squadra per promuovere queste esperienze di scoperta, che entrano nel nostro bagaglio di vita e a cui non dobbiamo rinunciare”.

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