Apicoltori in ginocchio: danni fino a 50 milioni di euro

Milioni di chili di miele in meno, che si traducono per gli apicoltori in milioni di euro in meno nelle loro tasche. Federazione Apicoltori Italiani (Fai),chiede un intervento straordinario.

Secondo le stime della Federazione Apicoltori Italiani (FAI), in questi ultimi due mesi di maltempo si stima una perdita tra i 5 e i 10 milioni di chili di acacia, il miele più richiesto sul mercato che, tradotto in numeri equivale a 25-50 milioni di euro di danni. Minor produzione significa maggiori importazioni di prodotto dall’estero, in primis Ungheria e Cina (leggi l’articolo su foodcommunity.it).

Primavera senza miele, il maltempo degli ultimi mesi ha infatti distrutto la quasi totalità delle fioriture primaverili. Si chiede lo stato di calamità: “Le aziende a vocazione economica sono allo stremo, servono nutrizioni supplementari o le api rischiano di morire di fame” commenta Raffaele Cirone, Presidente nazionale della Federazione Apicoltori Italiani (FAI).

“Sta ora alle regioni – sottolinea la FAI – stimare i danni nelle zone colpite e al Ministero delle Politiche Agricole mettere a disposizione le risorse necessarie semplificandone l’erogazione.

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