Ad Acquolina va la seconda stella Michelin

Acquolina, locale gourmet nel cuore idi Roma, vince la seconda stella Michelin. Era il 2009 quando afferrava tra le mani la prima stella Michelin. L’insegna romana affonda le sue radici all’interno dell’Hotel The First Arte, il primo dei tre boutique hotel – gli altri due sono The First Dolce e The First Musica – del gruppo The Pavilions Hotels e Resorts.

Questa la motivazione: «Il giovane chef propone una cucina dove tecnica e fantasia esaltano la materia prima in modo mai banale ma senza virtuosismi. Tra i menu degustazione […], domina il Mediterraneo con i suoi prodotti, i profumi e le sue tradizioni».

Un luminoso premio che consolida un progetto fortemente voluto, soprattutto dalla proprietà e dal team, e che ha collocato Acquolina come un’insegna di altissimo livello nel panorama capitolino.

Acquolina è contemporaneità in cucina, oltrepassare i limiti per tornare alle origini: una filosofia di vita che il giovane chef Daniele Lippi ha sempre valorizzato nei suoi piatti. Classe 1990, Lippi è cresciuto professionalmente con i fratelli Troiani al Convivio (1 stella Michelin) sempre nella capitale. Ha poi perfezionato la sua tecnica e ampliato il suo bagaglio con esperienze nell’olimpo di stellati internazionali (Piazza Duomo, Pavillion Ledoyen, Lasarte). Un’ottica di cucina, la sua, in cui ogni elemento rimanda ad altro, in cui tutto si contraddice e non trova conferma nelle prime impressioni, ma le supera. Una cucina che stimola i sensi.

«La vita è guardare oltre alle apparenze», è ormai il mantra dello chef.

Acquolina è, inoltre, un brand unico di cui fanno parte altri indirizzi ristorativi della stessa maison – Acquaroof Terrazza Molinari, Velo Pasticceria e Alto (Ristorante e Cocktail Bar). Un’insegna guidata dal restaurant manager Benito Cascone, il bar manager Carlos Soriano, il direttore di sala Andrea Menichelli e l’head sommelier Francesco Aldieri. La squadra si completa alla perfezione con il General Manager del Gruppo, Andrea La Caita, laureato in relazioni internazionali ma con prestigiose esperienze ristorative stellate (Il Vesta e La Sibilla a Tivoli, Relais del cavaliere De Cecco, e ultimo in ordine cronologico a Li Somari Trattoria Fuori Porta). Una sinfonia di tanti elementi che suonano all’unisono come in un ingranaggio perfetto, una team unito e solido che da anni ha trovato una sua continuità e che ha fatto del gioco di squadra un vero valore aggiunto.

«Questo importantissimo traguardo è il risultato di un lavoro fatto con la straordinaria dedizione di tutto il team. Ma è anche un sogno che avremmo tanto voluto condividere con il nostro amico e chef Alessandro Narducci, scomparso prematuramente nel 2018. Questa giornata e questo premio sono per lui”, afferma commosso Andrea La Caita.

Letizia Ceriani

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