Firmato l’accordo sull’export di riso in Cina

Via libera all’esportazione di riso italiano in Cina. Mercoledì 8 aprile è stato sottoscritto a Pechino il protocollo fra il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, rappresentato dall’ambasciatore italiano in Cina, Luca Ferrari, e l’Amministrazione generale delle Dogane della Repubblica popolare cinese.


Un’intesa che corona concretamente un negoziato diplomatico e tecnico andato avanti per anni.

“È un accordo rilevante a cui tenevamo in modo particolare – sottolinea la Ministra Teresa Bellanova – che stabilisce i requisiti fitosanitari da soddisfare per esportare riso da risotto italiano in Cina. Consente, di fatto, l’apertura di questo importantissimo mercato per un prodotto di punta della nostra agricoltura”.

 

Con le oltre 200 varietà iscritte al registro nazionale, ognuna con le proprie peculiarità, l’Italia assicura oltre il 50% della produzione di riso europeo. 

 

Il riso italiano si distingue da quello coltivato nel resto del mondo grazie a varietà tipiche  come il Carnaroli, l’Arborio, il Vialone Nano, il S. Andrea e il Baldo. Produzioni di eccellenza, valorizzate anche grazie ai marchi DOP e IGP.

Il ministero degli Esteri, in stretto raccordo con i ministeri, “ha impresso la massima accelerazione per giungere in tempi rapidi alla firma di questi protocolli, che aiuteranno concretamente l’export italiano in questo momento di particolare difficoltà”, aggiunge la nota.

“Una volta superata l’emergenza coronavirus – auspica il presidente di Confagricoltura Massimo Giansanti – potremo mettere a frutto il lavoro svolto con le autorità cinesi per aprire un ulteriore dialogo con un altro mercato importante, quale l’India”.

 

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