Amici fornai, unitevi! Il progetto di Forno Brisa

di letizia ceriani

Insegna commerciale di Breaders e realtà imprenditoriale a tutto tondo, Forno Brisa parte nel 2016 con un fatturato di circa 350mila euro. Oggi il forno – che ha chiuso l’ultima campagna di crowdfunding a 3,5 milioni – punta a superare entro l’anno i 4 milioni di ricavi.

L’obiettivo principale della raccolta – che rientra tra gli investimenti del fondo Azimut Eltif – Venture Capital AliCrowd II – è realizzare progetti interconnessi: primo tra tutti, un Mulino Collettivo in Abruzzo dove sarà macinato il grano coltivato nei terreni dei produttori. Già società certificata B Corp e Great Place to Work, Forno Brisa sogna di diventare «un gruppo di imprese artigiane d’eccellenza» in cui la farina faccia da legante, anche se in parte lo è già. La crescita ha già consentito ai 357 soci che hanno aderito alla prima campagna di equity crowdfunding una rivalutazione delle proprie quote ben oltre il 200%, sebbene si stia parlando di investimenti illiquidi. In cantiere, tanti nuovi progetti ​da realizzare, volti a implementare digitalizzazione, a irrobustire il team e stringere nuove partnership, continuando a investire nella sostenibilità sociale, ambientale e concreta del gruppo.

È quanto racconta in quest’intervista Pasquale Polito, che insieme a Davide Sarti ha fondato Forno Brisa.

La crescita, in termini di fatturato, di Forno Brisa dalla nascita a oggi è stata del 410%. Qual è stato l’ingrediente vincente?
L’ingrediente vincente per noi sono sempre le persone. Il team di Forno Brisa che ha reso credibile il progetto, il team di bakery amiche che ci ha creduto e ha deciso di entrare a farne parte, il team di advisor che ha permesso di qualificare la visione strategica dal punto di vista più prettamente di business e legale e, soprattutto, la nostra community che ogni giorno continua a seguirci e a condividere i nostri valori artigiani.

Parliamo del progetto delle bakery amiche. Da dove nasce l’idea e in costa consiste? Quanti soci conta oggi?
Il network di imprese con cui lavoriamo è vastissimo, supera il centinaio di imprenditori agricoli e artigiani. Nel caso specifico del crowdfunding sono cinque le imprese cugine in altre città, se parliamo di imprese analoghe e comparabili, che si sono unite a Forno Brisa, diventando socie per realizzare progetti comuni. Queste sono: Davide Longoni di Milano, Pandefrà a Senigallia, Mamm di Udine e Mercato del Pane di Pescara. In totale, oggi, siamo più di 900 soci, 357 dalla prima campagna e circa 550 dalla seconda.

Sia in termini di fatturato che di utilizzo dei fondi, quali sono gli obiettivi della public company? Che tipo di business model state costruendo?
I fondi raccolti verranno impiegati da Forno Brisa e dalle bakery amiche per realizzare nuovi punti vendita, nuovi laboratori, il mulino collettivo e una piattaforma digitale capace di efficientare il lavoro di tutto il team e di garantire la trasparenza e l’accessibilità delle informazioni all’interno dell’azienda.

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Letizia Ceriani

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