Frades, la Sardegna arriva in Duomo

Difficile trovare un buon ristorante in Duomo, ma da oggi possiamo aggiungere un nuovo indirizzo alla lista. Frades, “fratelli” in sardo, indica il legame profondo che lega Fabio, Roberto e Valerio Paddeu (nella foto).

Nel 2015, poco più che ventenni, decidono di unire le forze e di prendere in affitto un locale alla promenade du port, nel centro di Porto Cervo. Creano una bottega come quelle che avevano conosciuto nella loro infanzia a Orani, in Barbagia, e che ancora si possono trovare nei piccoli paesi della Sardegna: spazi che diventano punti di aggregazione, dove trovare i prodotti del territorio, quelli del pastore e del contadino, dove fare due chiacchiere e passare del tempo insieme.

I Paddeu hanno deciso di portare questo modello anche in Duomo, a Milano. Gli elementi del locale sono semplici: muri grezzi, pavimenti in pietra e legno, arredi in ferro e juta. Riscaldano l’ambiente arazzi e cuscini realizzati a mano, che raccontano storie fatte di personaggi e segni antichi come la Dea Madre. Ci sono i colori della Costa Smeralda e del suo mare, i richiami alla Barbagia e alla sua terra: ogni elemento racconta una storia capace di creare un legame tra chi ospita e chi viene ospitato.

E Roberto ha anche fatto delle esperienze importanti, ha lavorato alla Locanda Margon (2 stelle Michelin) sotto la guida dell’allora Chef Alfio Ghezzi e come chef de partie a Sidney al ristorante Pilu at Freshwater con lo chef Giovanni Pilu che dalla Sardegna ha portato la sua idea di cucina in Australia.

Tra i piatti da provare i Culurgiones arrosto con gazpacho di pomodoro camone o il Caesar sardus all’astice, mirtilli, mandorle salate e pane Civraxiu. Tra i primi imperdibili la fregula al brodetto di gamberi rossi, stracciatella e liquirizia e i malloreddus al ghisau di capretto, caprino e nocciole di Desulo.

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di camilla rocca

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